L’inquinamento provocato dalla dispersione della plastica nell’ambiente è un argomento di estrema attualità. Questo prodotto di sintesi, relativamente economico e di larghissimo impiego, è caratterizzato dall’essere non biodegradabile e la sua diffusione rappresenta una delle principali cause dell’inquinamento ambientale che compromette l’aria, il suolo, i fiumi, i laghi e gli oceani, danneggiando, e talvolta uccidendo, gli animali che vivono in questi ecosistemi. I frammenti più piccoli, le famigerate “microplastiche”, entrano nella catena alimentare e posso arrivare anche all’uomo.
Nell’ambito dell’operazione “30 day at sea” organizzata per il mese di ottobre scorso da Interpol e finalizzata al contrasto degli illeciti ambientali, anche i carabinieri forestali della provincia di Isernia hanno effettuato numerosi controlli, soprattutto nel settore degli shoppers, ossia le sportine in materiale plastico con due manici che i commercianti forniscono per il trasporto a mano dei prodotti acquistati.
La normativa prevede che gli shoppers debbano avere precise caratteristiche di biodegradabilità e compostabilità e devono riportare obbligatoriamente elementi identificativi del produttore nonché marchi e diciture attestanti appunto la loro biodegradabilità e compostabilità, certificata da organismi accreditati e riconosciuti.
Nel corso dei controlli in Isernia, i carabinieri forestali della locale Stazione hanno accertato che un commerciante nel settore ortofrutticolo utilizzava shoppers non conformi, giacché non rispondenti ai requisiti previsti dalla legge. Oltre all’immediato sequestro del materiale i militari provvedevano a sanzionare l’imprenditore per una importo, davvero considerevole, pari a cinquemila euro.
Dal Gruppo Carabinieri Forestale di Isernia fanno sapere che nelle prossime settimane saranno organizzati altri controlli in questo settore e in altri, come i depuratori e gli scarichi, nell’ambito della “Campagna controlli 2019” che impegna tutti i reparti forestali dell’Arma su scala nazionale.