“Sul tema dell’immigrazione siamo tutti convenuti sulla necessità di un maggiore coordinamento tra governo ed enti locali. Bene il nuovo atteggiamento europeo per gli immigrati, ma bisogna fare di più”. Lo afferma Micaela Fanelli, capo della delegazione italiana dei Comuni al Cdr. “Ora serve maggiore aiuto per l’Italia e per i Comuni.
L’ho sostenuto in due sedi solo apparentemente distanti: nel confronto riguardante il nuovo piano sociale regionale, avvenuto ieri presso l’Assessorato di via Toscana, e nella commissione Coter del Comitato delle regioni. Nel corso dei lavori si è sviluppato anche il dibattito sui temi di maggiore attualità con esponenti della commissione europea ai quali ho avuto modo di ribadire l’importanza di un approccio più solidaristico da parte dell’Europa. Non si può dire no all’assegnazione delle quote di immigrati previste. L’Italia è ben oltre quell’11,8% previsto dall’ipotesi di riparto fra Stati. Sono preoccupata dall’atteggiamento dell’UK, soprattutto dopo il rinnovo elettorale, e dei Paesi dell’est”. Fanelli esprime soddisfazione “per il via libera a un coordinamento regionale rafforzato. Stiamo discutendo del nuovo piano sociale regionale triennale che l’assessore ieri ci ha presentato. Credo sia una tema che vada preso in considerazione anche in questo contesto, come ho avuto modo di ribadire ancora una volta ieri in un proficuo incontro sull’argomento. Il Molise è stato altruista, in un’Italia altruista. In proporzione alla popolazione, in testa alle regioni per il numero di immigrati accolti. Ci fa onore, ma ora – conclude Fanelli – va accompagnato il percorso dei Comuni con meccanismi incentivanti per gli Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, ndr) e le amministrazioni che li attivano o li potenziano”.