Fanelli: «Dall’abolizione della TASI in Molise risparmi per circa 16 milioni di euro, utili per far ripartire i consumi»

«Il 16 giugno si pagano le tasse. Non un giorno di festa, quindi. Ma quest’anno se ne pagano meno. Quasi venti milioni di famiglie non pagano la Tasi prima casa. Abbiamo eliminato Irap e IMU agricola e oggi si vedono anche gli effetti della cancellazione della componente costo del lavoro dall’Irap. Altro che annunci, questi sono soldi, veri, risparmiati».
Con queste parole il premier Matteo Renzi aveva annunciato il No Tax-Day. E cosi ieri, 16 giugno, anche in Molise il PD si è mobilitato per incontrare i cittadini e illustrare loro i concreti benefici delle misure stabilite dal governo nazionale.
«In Molise – dice il segretario del PD Fanelli – solo grazie all’abolizione delle tasse sulla prima casa, il risparmio totale è di circa 16 milioni di euro; vale a dire una media pro-capite di circa 50 euro che fanno dunque un totale per la classica famiglia media di quatto persone, di oltre 200 euro annue, che sono liberate e a disposizione per i consumi, in grado quindi di fornire ulteriore stimolo ad un’economia che mostra i primi segnali di ripresa».
Ma c’è di più, perché la Legge di Stabilità ha riservato una particolare attenzione alle agevolazioni sulla casa visto che dispone detrazioni per ristrutturazioni e per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici e la proroga dell’ecobonus per gli interventi di riqualificazione energetica degli immobili.
Facile intuire come queste misure rappresentino un’importante opportunità anche per il settore edilizio, e per il suo ampio indotto imprenditoriale e occupazionale, e, nel contempo, costituiscano un oggettivo contrasto al lavoro irregolare in quanto la “detrazione” premia i lavori eseguiti nel rispetto della normativa vigente.
L’evento clou del No tax day per la regione Molise si è tenuto a Guglionesi dove il locale circolo PD ha voluto richiamare l’attenzione sullo storico “Palazzo Massa”, ristrutturato negli anni precedenti dal Comune di Guglionesi e che ora, con la chiusura del Museo Archeologico, rischia l’abbandono e il degrado.
In altri centri molisani, tra cui Isernia, Campobasso, Riccia e Pietracatella sono sati organizzati banchetti informativi in piazza.

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