In merito alla questione impellente degli sfratti dagli alloggi popolari dello IACP interviene il consigliere comunale Michele Durante, del movimento civico Lab, che annuncia di avere inserito questo punto programmatico all’interno del programma di amministrazione di Antonio Battista, candidato Sindaco di Campobasso per il centrosinistra.”Una città proiettata verso il futuro è una città con un approccio sociale efficace ed efficiente, ma negli ultimi anni i canoni di affitto delle case popolari sono aumentati di circa il 50%: questa direzione va invertita, soprattutto in un momento così difficile come quello che si sta vivendo”.
Il fondatore di Lab, il movimento civico che è stato presentato a Campobasso in vista delle prossime elezioni comunali, espone la sua idea sull’argomento.”Nei quartieri popolari molte famiglie non arrivano alla fine del mese e devono pagare canoni ben superiori a quelli del libero mercato. Un dovere per me fortissimo e impellente è garantire il diritto alla casa. Bisogna tutelare tutti i cittadini che non riescono a pagare l’affitto a causa della perdita del lavoro, e più in generale del momento di crisi economica che stiamo vivendo”. Le iniziative da intraprendere sono articolate, secondo Durante, e mettono insieme il Comune di Campobasso, l’Istituto Autonomo Case Popolari e la Regione Molise. “La mia proposta, presentata nel programma per le Primarie del 6 aprile si articola in tre
punti: attuare una revisione dei canoni di affitto in relazione alle effettive capacità reddituali dei nuclei familiari, e permettere inoltre a chi ha difficoltà economiche di ricevere un aiuto; introdurre una moratoria sugli sfratti di almeno due anni, così che i cittadini non si ritrovino da un giorno all’altro senza un tetto sulla testa; procedere alla modifica della legge regionale e dei regolamenti che disciplinano il regime dei canoni, in quanto non si può pensare che il costo di un alloggio cosiddetto popolare sia spesso più elevato di quelli trattati sul libero mercato. Lo Stato ha il dovere di tutelare i più deboli e, principalmente, di garantire il diritto alla casa. A questo dovere gli Enti locali devono adempiere, e mettere in campo delle politiche sociali improntate a una maggiore solidarietà e nel rispetto di un preciso riferimento costituzionale, quello della dignità dei cittadini”.