L’ex Direttore dell’Agenzia Regionale di Protezione civile, sul suo profilo facebook interviene sull’attuale questione legata al rinnovo dei contratti dei 218 precari dell’Agenzia che stanno perdendo il loro posto di lavoro.
Giarrusso nel suo intervento traccia dei profili fin ora poco noti della questione, lamentando la totale assenza di un coinvolgimento formale della sua figura che comunque ha operato per anni in quel luogo.
“Dopo tutto quello che è successo al sottoscritto e dopo tutto quello che è stato detto, in questi mesi, facendo ricorso a dichiarazioni inesatte e molte volte errate, è giunto il momento in cui Io, in qualità di ex direttore dell’Agenzia di Protezione Civile (soggetto volutamente mai sentito e a cui mai è stata chiesta alcuna spiegazione o chiarimenti), cominci a esporre la mia veritá comprovata, ove necessario, da fatti supportati dai relativi atti amministrativi.
Devo evidenziare che, il più delle volte, chi parla dimostra di non conoscere a pieno le procedure, gli atti, i procedimenti, e il susseguirsi degli stessi nel tempo ingenerando in chi ascolta, o negli interlocutori di turno, molta confusione! La materia e i meccanismi sono più complessi di quello che vogliono far apparire. La cosa certa è: la legge regionale 12/2012 parla del 4% (per il pagamento dei tecnici da assumere per la prosecuzione della gestione delle attività della ricostruzione) sull’intero importo della CIPE. Con delibera di Giunta Regionale n. 608/2012 che approvava gli interventi da inserire nella delibera CIPE, trasmessa al Ministero per lo sviluppo economico e riconosciuta dallo stesso come base di predisposizione degli APQ (Accordi di Programma Quadro), la quota delle azioni di sistema (su cui pagare i 218 tecnici) era già fissata al 3% a valere su tutti gli interventi. In base a questa delibera il ministero ha accreditato, alla Regione Molise una anticipazione di 27,9 milioni di euro incassata dalla regione con deliberazione n.873 del 31/12/2012. Intanto, a seguito della sua istituzione L’Agenzia di protezione civile aveva ereditato, dalla gestione commissariale, circa 64 milioni di euro per la gestione degli interventi sul terremoto, su cui sono stati appoggiati, in attesa del trasferimento sul bilancio dell’agenzia dell’anticipazione concessa dal governo, il pagamento delle spettanze dei 218 contrattisti. Ora, l’anticipazione incassata dalla Regione non è stata mai (almeno fino a che il sottoscritto è stato direttore dell’Agenzia) stata trasferita al bilancio dell’Agenzia e le somme spese, per le azioni di sistema, penso, non sono mai state rendicontato al Ministero. Voglio solo ricordare che tutti gli interventi inseriti nella CIPE, a valle dagli accordi di programma quadro, che pur devono essere sottoscritti, sono a rendiconto ossia le somme devono essere prima spese e poi, il ministero, le riaccredita alla Regione che successivamente li trasferisce all’Agenzia! La madre di tutte le domande è atteso che, io credo (visto quanto ho sommariamente spiegato) le somme per i contratti ci sarebbero ancora adesso, ma dove sono finiti i 27,9 milioni di euro?
Gli accordi firmati, proceduralizzati (con la fissazione di tempi e modi concordati con il servizio regionale competente) dal sottoscritto e nella parte esecutiva curati essenzialmente e soprattutto dai tecnici assunti, contengono lavori che sono già stati eseguiti (e pagati dall’Agenzia o dal Commissario Delegato) e rendicontati o rendicontabili e le relative somme, insieme a quelle spese per i tecnici, dovrebbero essere richieste, come rimborso, al relativo Ministero! Chi conosce i meccanismi del patto di stabilità sa cosa significa! Il meccanismo messo in piedi, e che sembra non sia stato ben compreso, era proprio questo! Dopo questa prima e sommaria informativa, in base a quanto verrà detto, mi riservo di fornire ulteriori chiarimenti e delucidazioni.“