Sfratti per morosità, si possono evitare con il contributo del Comune. È stato pubblicato un avviso per la concessione di contributi a valere sul fondo statale per la morosità incolpevole.
Possono presentare la domanda per il contributo le famiglie in grado di dimostrare di trovarsi in una situazione di sopravvenuta impossibilità a provvedere al pagamento del canone locativo a ragione della perdita o consistente riduzione (almeno del 30 %) della capacità reddituale del nucleo familiare verificatasi nel seguente periodo quinquennale (2015-2014-2013-2012-2011) dovute ad una o più delle seguenti cause:
1 – perdita del lavoro per licenziamento;
2- accordi aziendali o sindacali con consistente riduzione dell’orario di lavoro;
3 – cassa integrazione ordinaria o straordinaria che limiti notevolmente la capacità reddituale;
4 – mancato rinnovo di contratti a termine o di lavoro atipici;
5 – cessazione di attività libero-professionali o di imprese registrate, derivanti da cause di forza maggiore o da perdita di avviamento in misura consistente;
6 – malattia grave, infortunio o decesso di un componente del nucleo familiare che abbia comportato o la consistente riduzione del reddito complessivo del nucleo medesimo o la necessità dell’impiego di parte notevole del reddito per fronteggiare rilevanti spese mediche e assistenziali.
Il Comune di Termoli provvederà alla concessione dei contributi di cui all’Avviso, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili assegnate dalla Regione Molise e, comunque, in misura non superiore ad € 8.000,00 per ciascun nucleo familiare , in favore di:
– inquilini, nei cui confronti sia stato emesso provvedimento di rilascio esecutivo per morosità incolpevole, che sottoscrivano con il proprietario dell’alloggio un nuovo contratto a canone concordato (più favorevole all’inquilino);
-inquilini la cui ridotta capacità economica non consente il versamento di un deposito cauzionale per stipulare un nuovo contratto di locazione. In tal caso deve essere assicurato che il contributo sia versato contestualmente alla consegna dell’immobile;
–
inquilini che possono dimostrare la disponibilità del proprietario dell’alloggio a consentire il differimento dell’esecuzione del provvedimento di rilascio dell’immobile a seguito della estinzione o riduzione della morosità.
Costituisce criterio preferenziale per la concessione del contributo la presenza, all’interno del nucleo familiare, di almeno un componente che sia:
– ultrasettantenne;
_ minore;
– con invalidità accertata per almeno il 74%;
_ in carico ai servizi sociali o alle competenti aziende sanitarie locali per l’attuazione di un progetto assistenziale individuale.
Le domande di partecipazione devono pervenire entro le ore 12,00 del 10 luglio 2015 devono essere compilate su apposito modulo in dotazione presso:
– Ufficio di Cittadinanza, del Comune di Termoli, P.zza delle Foibe s.n.c., nei seguenti orari di apertura al pubblico:
Lunedì , Mercoledì e Venerdì, dalle ore 8,30 alle ore 11,00
Martedì e Giovedì, dalle ore 15,30 alle ore 17,30.
La domanda di partecipazione può essere scaricata dal sito del Comune di Termoli: www.comune.termoli.cb.it
La domanda contiene un questionario sottoforma di autocertificazione con riferimento ai requisiti di ammissibilità al contributo e alle condizioni il cui possesso dà diritto al contributo.
É obbligatorio, a pena di esclusione della domanda di contributo, allegare alla domanda:
– Copia documento di identità in corso di validità;
– Copia dell’attestazione anagrafica di cittadino dell’Unione europea (per i cittadini dell’U.E.);
– Copia del titolo di soggiorno in corso di validità per tutti i componenti del nucleo familiare (per i cittadini degli Stati non aderenti all’Unione europea);
-Certificato storico di residenza nell’immobile oggetto dell’intimazione di sfratto per morosità;
-Copia del contratto di locazione regolarmente registrato;
-Copia della ricevuta di versamento della tassa di registro del contratto di locazione per l’anno (2015 o 2014 o 2013 o 2012 o 2011 o 2010) oppure copia della dichiarazione del proprietario dell’immobilecon la quale lo stesso comunica l’applicazione della “Cedolare secca”;
-Copia dell’atto di intimazione di sfratto per morosità con citazione per la convalida con indicazione dell’ammontare complessivo della morosità;
-Copia delle documentazione ISEE e/o delle dichiarazioni dei redditi di tutti i componenti del nucleo familiare o, in carenza, autocertificazione relative al periodo di riferimento (anche al fine di verificare la perdita o la consistente riduzione della capacità reddituale del nucleo familiare);
-Copia della documentazione comprovante una o più delle cause della perdita o consistente riduzione della capacità reddituale del nucleo familiare che ha determinato la sopravvenuta impossibilità a provvedere al pagamento del canone locativo;
-Dichiarazione del proprietario dell’immobile oggetto dell’intimazione di sfratto dalla quale risulti l’impegno a non attivare la convalida di sfratto ovvero, nell’ipotesi di convalida già intervenuta, a non attivare la relativa esecuzione ovvero a sospenderla, anche mediante rinuncia al procedimento di sfratto, nonché l’impegno a stipulare un nuovo contratto di locazione a canone concordato (più favorevole all’inquilino);
In alternativa con il punto che precede, dichiarazione del proprietario di un alloggio diverso da quello oggetto dell’intimazione di sfratto dalla quale risulti l’impegno a stipulare un contratto di locazione ad uso abitativo con consegna dell’immobile contestualmente al pagamento, da parte del Comune, del contributo a titolo di deposito cauzionale in favore del locatore;
In alternativa con i due punti che precedono, dichiarazione del proprietario dell’alloggio oggetto dell’intimazione di sfratto dalla quale risulti la sua disponibilità a consentire il differimento dell’esecuzione del provvedimento di rilascio dell’immobile.