Termoli, ragioni e torti della spending review

” La ragione e il torto non si dividono mai con un taglio così netto che ogni parte abbia soltanto dell’una o dell’altro”.

E’ una sorta di aforisma, naturalmente dai Promessi Sposi, che non ha bisogno del conforto di grandi riflessioni tanto è scontato, ma che esige piuttosto una pratica nella vita.  E qui le cose si fanno più ardue perchè facile è individuare e denunciare le colpe altrui, ben più impegnativo è battersi il petto. Su questo la letteratura morale, a partire dalla famosa favola delle due bisacce dei torti ( la mia e quelle degli altri), è costante nel suo ammonimento.
A questo punto, però, vorrei andare un po’ oltre il detto di Manzoni. Se è vero che ragione e torto non si possono scindere con un colpo di spada, è però, altrettanto vero che esistono proporzioni differenti. Ed è per questo che è legittima la denuncia e la difesa. Non ci si deve lasciar trascinare dalla deriva che può indurre l’aforisma citato: pensare, cioè, che alla fine siamo un po’ tutti colpevoli e un po’ tutti giusti e quindi lasciar perdere ogni distinzione etica, ogni giudizio, ogni protesta. E’ un po’  l’atteggiamento odierno che piomba nello scetticismo morale e tollera le ingiustizie solo per il fatto che esse sono equamente distribuite in noi e fuori di noi. Non si deve spegnere quella virtù che è lo sdegno della coscienza.
Qui a Termoli l’attuale Governo Nazionale sta sperimentando un nuovo sistema di spending review, cioè affittando i locali di “servizio del personale  militare” più il posto macchina a dei civili. Speriamo che l’esperimento funzioni con buona pace per le spese sempre più alte del personale statale.
cappellaroccodettotommaso
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