I consiglieri Paolo Marinucci e Daniele Paradisi non restano indifferenti all’ipotesi di taglio della sede del Tribunale di Larino e della Corte di Appello di Campobasso e presentano al sindaco Sbrocca un ordine del giorno affinché si adoperi in tutte le sedi e secondo le sue competenze per scongiurare tale ipotesi.
“Considerato che – si legge nell’ordine del giorno – nulla è cambiato sostanzialmente nei salari e nelle indennità dei parlamentari italiani, nei manager della pubblica amministrazione e delle grandi aziende pubbliche o partecipate dal pubblico e che il taglio dei presidi dello Stato equivale alla resa delle Istituzioni e alla morte dei territori in cui ciò si verifica, si chiede al Consiglio Comunale di Termoli di esprimere ferma contrarietà rispetto ferma a qualsiasi ipotesi di taglio della sede del Tribunale di Larino e della Corte di Appello di Campobasso in virtù del fatto che il Governo prima di continuare a “tartassare” i cittadini a vario titolo pensi ad una seria opera di tagli e riduzioni strutturali dei compensi e delle indennità dei parlamentari e dei vistosi sprechi di soldi pubblici applicando i criteri di ecologia, solidarietà, equità, sostenibilità, efficacia ed economicità. I consiglieri chiedono inoltre che il Sindaco Sbrocca rappresenti la decisione presso il Consiglio dei Ministri, il Ministero della Giustizia, i parlamentari molisani e tutte le altre istituzioni, regionali e comunali, interessate affinché siano intraprese iniziative condivise.
Al PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
e, p.c. Al SINDACO
COMUNE DI TERMOLI
SEDE
ORDINE DEL GIORNO
Oggetto: “CORTE D’APPELLO E SEDE TRIBUNALE – TAGLI”.
CONSIDERATO CHE da una nota dell’Ordine degli Avvocati di Larino, presieduto dall’avvocato Antonio De Michele, si rileva che “il Ministro della Giustizia, nell’ottica della razionalizzazione del sistema giudiziario, intende proporre al CdM del 29 agosto 2014 iniziative che definisce – misure per l’ulteriore razionalizzazione della geografia giudiziaria -, che ove attuate, potrebbero interessare la sopravvivenza del Tribunale di Larino e della Corte di Appello di Campobasso”;
SOTTOLINEATO CHE come cittadini siamo ormai stanchi del governo di turno che promette meno tasse più lavoro e soprattutto uno “STATO di DIRITTO” inteso come forma di Stato che assicura la salvaguardia e il rispetto dei diritti e delle libertà dell’uomo insieme alla garanzia dello stato sociale;
VISTO l’Art. 3 della Carta Costituzionale: ”Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.”
VISTO CHE nulla è cambiato sostanzialmente nei salari e nelle indennità dei parlamentari italiani, nei manager della pubblica amministrazione e delle grandi aziende pubbliche o partecipate dal pubblico;
CONSIDERATO CHE il taglio dei presidi dello Stato equivale alla resa delle Istituzioni e soprattutto che esso porta alla morte dei territori in quanto i cittadini che li abitano perdono “di fatto” i diritti fondamentali e costituzionali (ad esempio, difficoltà economiche di accesso alla giustizia) ma è anche un perdita dell’economia indiretta e diffusa che si crea attorno a tali strutture;
SOTTOLINEATO CHE le economie e i tagli non si fanno riducendo la democrazia (parlamentari e rappresentanti del popolo o presidi sui territori), ma riducendo le indennità e gli sprechi;
IL CONSIGLIO COMUNALE DI TERMOLI (CB)
VISTA la proposta di deliberazione posta all’ordine del giorno;
UDITA l’esposizione del relatore e la conseguente discussione;
ESPRIME
ferma contrarietà a qualsiasi ipotesi di taglio della sede del Tribunale di Larino e della Corte di Appello di Campobasso in virtù del fatto che il Governo prima di continuare a “tartassare” i cittadini a vario titolo pensi ad una seria opera di tagli e riduzioni strutturali dei compensi e delle indennità dei parlamentari e dei vistosi sprechi di soldi pubblici applicando i criteri di ecologia, solidarietà, equità, sostenibilità, efficacia ed economicità;
INVITA
il Sindaco a rappresentare la presente decisione nei confronti del Presidente del Consiglio dei Ministri, del Ministero della Giustizia, dei parlamentari molisani e a mettere in atto ogni azione possibile per evitare che ci siano i tagli su menzionati;
DELIBERA INOLTRE
di inviare il provvedimento in questione a tutti i Comuni interessati dai tagli in questione, al Presidente della Regione, agli Assessori e Consiglieri regionali, ai Deputati e Senatori molisani, al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio, al Ministro della Giustizia, affinché si attivino nelle sede opportune e in base alla propria competenza per scongiurare le suddette ipotesi di taglio.