L’acqua nelle prime ore del pomeriggio del 1 dicembre 2015 è tornata in tutte le case di Termoli. Si è tenuta questa mattina la conferenza stampa voluta dal sindaco Sbocca per fare il punto sui disservizi e i disagi dovuti alla carenza d’acqua. “A causa degli eventi atmosferici – ha detto il sindaco – Molise Acque, ente che fornisce il servizio idrico al comune di Termoli, ha dovuto interrompere il flusso d’acqua perché ritenuta troppo torbida e perché c’erano difficoltà a potabilizzarla. Crea, che si occupa della distribuzione dell’acqua in città, di conseguenza ha dovuto interrompere l’erogazione a tutte le utenze. La comunicazione che ci è stata fatta inizialmente è stata che l’interruzione sarebbe durata solo 1 giorno, successivamente Molise Acque ha fatto sapere di dover prorogare l’interruzione e naturalmente Crea si è dovuta adeguare.
Da questo stato di cose sono sorti due problemi: da un lato le condotte vuote per più di 24 ore hanno causato diverse bolle d’aria nel momento in cui l’acqua è tornata a riempirle, dall’altro c’è stato il problema relativo alla pressione dell’acqua che non è sufficiente quando non c’è la condotta piena.
A questi problemi si è aggiunto quello della potabilità: Molise Acque ha comunicato l’impossibilità di potabilizzare l’acqua in entrata a Termoli perché troppo torbida. In qualità di autorità sanitaria ho dovuto pertanto emanare l’ordinanza che vietava l’uso dell’acqua per scopi alimentari”. Ad aggiungere dettagli tecnici alla conferenza stampa è stato il responsabile tecnico di Crea, Paolo Santini.
“I problemi sono nati in parte per la comunicazione di Molise Acque che è avvenuta quasi contemporaneamente alla chiusura dell’acqua e perché è la prima volta che Molise Acque interrompe il flusso idrico per due giorni.” Adesso che l’acqua è tornata in tutte le condotte si potrà procedere con il prelievo dei campioni che verranno spediti a Campobasso per le analisi dove serviranno 72 ore per avere i risultati sulla potabilità. “Quando avremo la comunicazione da Crea sui risultati della analisi, solo allora potremo revocare l’ordinanza sulla potabilità dell’acqua” – ha aggiunto il sindaco. Il primo cittadino ha sottolineato di aver già richiesto un tavolo tecnico alla Regione Molise, un tavolo al quale dovrà partecipare oltre al Comune e alla Crea, necessariamente anche Molise Acque per capire, ad esempio, come mai si è reso necessario interrompere il flusso d’acqua quando, in circostanze simili se non più gravi come quelle dell’alluvione 2003 il flusso idrico era stato comunque garantito. “Noi abbiamo fatto tutto il possibile per cercare di evitare disagi ai nostri cittadini – ha detto il sindaco Sbrocca – anche di più dato che comunque non era di nostra competenza perché non è il Comune che gestisce l’approvvigionamento e la distribuzione dell’acqua. Abbiamo immediatamente istituito un tavolo per gestire l’emergenza, abbiamo comunicato le notizie che avevamo tramite comunicati stampa, facebook e mandando i vigili con i megafoni. Abbiamo immediatamente cercato autobotti che potessero portare acqua potabile nei vari quartieri ma sia la Protezione Civile del Molise che quella dell’Abruzzo non hanno potuto fornircele. Abbiamo fatto tutto il possibile, stiamo lavorando fianco a fianco con la Crea ininterrottamente da tre giorni ma ciò nonostante i disagi ci sono stati e continuano ad esserci. Il tavolo tecnico è necessario perché questo no avvenga mai più”. A spiegare nel dettaglio le varie fasi di gestione dell’emergenza è stato il dirigente all’Urbanistica architetto Livio Mandrile.
Il sindaco ha ringraziato tutta la struttura che “nelle ore dell’emergenza ha lavorato ininterrottamente e anche fuori dall’orario di lavoro pur di riuscire a gestire la situazione”. Presenti alla conferenza stampa odierna anche gli assessori Maria Chimisso e Giuseppe Gallo e i consiglieri Salvatore Di Francia, Oscar Scurti e Antonio Giuditta.
Termoli: l’acqua torna nelle case, sabato i risultati delle analisi sulla potabilità
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