No, non siamo a Vienna. L’orchestra non è quella dei leggendari Wiener Philarmoniker ed il pubblico, benché sia accorso in massa, non veste i tradizionali abiti di gala. Fuori dalla chiesa, il clima sembra raccontare più di un tiepido autunno che di un inverno innevato, quello pieno della magia bianca che solo la neve sa regalare. Ma dentro la chiesa stessa, quella di San Francesco di Termoli abbellita da un bellissimo presepe a grandezza naturale, sotto il meraviglioso mosaico che ci ricorda il sacrificio di Nostro Signore, il colpo d’occhio di novanta giovani talenti musicali, musicisti e coristi, non fa invidia ai grandi teatri dell’aristocrazia austriaca. E forse il bello di tutto ciò sta proprio in loro, questi straordinari ragazzi, dai più piccolini del Coro Voci Bianche alle giovani ragazze del Coro Femminile, passando per i musicisti dell’Orchestra giovanile.
È il Natale Punto di Valore. Il sesto, dall’inizio di questo impareggiabile progetto che unisce, che riscalda, che crea emozione. Gli applausi si susseguono a scena aperta, il pubblico fa fatica a trattenere le emozioni, a più riprese ci si alza in piedi per manifestare la gioia di vederli tutti lì, così ordinati, così belli, con i volti che tradiscono la loro giovane e spensierata età. È la rivincita dei giovani, dei ragazzi della nuova generazione. È la dimostrazione che se ben guidati, questi nostri giovani sanno dare il meglio di loro stessi, sanno costruire qualcosa di grande; qualcosa che, al termine del concerto, ci si porta dentro e aiuta a vivere nel modo più vero queste festività natalizie ormai prossime. Il repertorio spazia tra i classici della tradizione, le esecuzioni sono perfette, impreziosite dalla prima assoluta del celebre brano dei Queen, Bohemian Rhapsody, con arrangiamento originale di uno dei ragazzi, il poliedrico Giuseppe Mastromatteo, trombettista e non solo. La direzione dei maestri Alessandro Di Palma, Basso Cannarsa e Gianluca De Lena è appassionata e coinvolgente. Il crescendo finale regala emozioni sulle note semplici di Happy Xmas di John Lennon, uno che degli ideali ne ha fatta una ragione di vita e ancora oggi rappresenta un esempio per i nostri giovani.
L’orchestra lascia spazio alle sole voci e il brivido corre lungo la schiena; le mani non smettono di applaudire, il concerto si conclude nella maniera migliore. No, non eravamo a Vienna, ma solo a Termoli. Ma francamente, per questa volta, non ce ne siamo accorti.
Associazione culturale Punto di Valore