Un appello accorato quello che il 25 settembre 2015, si leva dal Comune di Termoli dove, i consiglieri di Maggioranza unitamente alla Minoranza, invocano a gran voce la grazie per Ali al-Nimr. Il 21enne saudita, dopo essere stato arrestato all’età di 17 anni con l’accusa di aver partecipato alle manifestazioni legate alla Primavera Araba, e dopo aver scontato 4 anni di prigionia, adesso è stato condannato a morte. A breve verrà decapitato e poi crocifisso. Questa è la decisione dello Stato dell’Arabia Saudita dove il giovane è detenuto.
Ieri a Bruxelles il presidente francese François Hollande ha chiesto all’Arabia Saudita di rinunciare all’esecuzione. In queste ore migliaia di persone anche in Italia si stanno unendo alla causa, grazie ai social Twitter (l’hashtag è #Free Nimr) e Facebook (dove è stata creata la comunità “Save Ali al-Nimr”).L’obiettivo è quello di far sì che l’ambasciatore del Regno saudita in Italia possa intercedere per la salvezza del ragazzo.
La condanna alla decisione dell’esecuzione del giovane è arrivata anche dagli esperti delle Nazioni Unite in materia di diritti umani che hanno espresso dure critiche circa il processo giudiziario che ha portato alla sua condanna: “Ogni sentenza che impone la pena di morte di minorenni al momento del reato nonché la loro esecuzione, è incompatibile con gli obblighi internazionali dell’Arabia Saudita”. I Consiglieri Comunali del Comune di Termoli esprimono quindi il loro dissenso e invocano la grazie per il giovane Ali. “Condanniamo in ogni modo la pena di morte. La condanna alla decapitazione e crocifissione del giovane Ali al-Nimr, desta in tutti noi rabbia e sgomento. Come consiglieri sappiamo quanto sia difficile il confronto tra ideologie diverse ma ci battiamo tutti i giorni perché questo avvenga con i metodi e gli strumenti che la democrazia ci mette a disposizione.
L’evoluzione culturale dei popoli ha portato la maggior parte dei Paesi del Mondo all’abolizione della pena di morte e biasimiamo gli Stati in cui, ancora oggi, si procede in questo modo per punire chi si è macchiato di un reato. Per di più il giovane Ali al-Nimr è stato condannato per aver manifestato le sue idee, in modo non violento. È condannato a morte per aver creduto in un ideale di libertà e fratellanza. Chiediamo la grazia per il giovane Ali al-Nimr, chiediamo allo Stato dell’Arabia Saudita di annullare l’esecuzione che dovrebbe avvenire tra pochi giorni. Uccidere un giovane che scende in piazza per proclamare le sue idee non servirà a intimorire altre migliaia di giovani che, come Ali, credono e si battono per un futuro migliore. La soluzione non è la condanna a morte. La soluzione sono l’ascolto e il confronto. La storia ci insegna che le rivoluzioni soffocate nel sangue non hanno portato a nulla se non ad ulteriori inasprimenti dei conflitti. Siamo esseri umani, capaci costruire un mondo migliore, capaci di accogliere chi è diverso da noi, capaci di percepire e vivere nel sentire collettivo.
Non cediamo il fianco all’odio e a chi ci vuole metterci uno contro l’altro per poter prevaricare più facilmente. Voi Arabi, con la grandezza e la raffinatezza del vostro pensiero, siete stati nella storia dell’umanità una pietra miliare della scienza, la matematica, la filosofia e la poesia. Non dimenticate il vostro passato, non sporcate il ricordo delle meraviglie che avete saputo costruire. Non macchiate la vostra identità con un atto di barbarie quale la pena di morte.
Noi tutti consiglieri del Comune di Termoli vi chiediamo quindi la grazia per il giovane Ali al-Nimr. Risparmiate la sua vita”.