Standing Ovation per il celebre pianista Enrique Bàtiz Campbell al concerto straordinario fuori programmazione annuale di Termoli Musica. Ondeserene, che dal 2004 realizza la stagione concertistica Termoli Musica, è una realtà musicale riconosciuta a livello internazionale che da ben 13 anni ospita artisti da tutto il mondo, spesso contattata dai migliori agenti per proposte musicali.
Per l’occasione non si è fatta scappare l’opportunità di ospitare il grande pianista e direttore d’orchestra sudamericano che ha interpretato alcune delle pagine più belle e rappresentative della letteratura pianistica. Il concerto è stato aperto con una superba interpretazione della celeberrima Sonata “Patetica” di L. van Beethoven, dove Bàtiz ha esaltato con la sua maestria tutta la carica espressiva insita in questa sonata che è anche il punto di svolta con il nuovo periodo Beethoveniano. A seguire, la suite dei quadri da un’esposizione del musicista russo M. Musorgskij, è stata splendidamente interpretata rendendo palpabile le emozioni provate da un visitatore alla mostra dell’architetto Hartman, suo amico. Il passaggio da un’emozione all’altra sprigionata dalla forza espressiva che ogni quadro suscitava era “traghettata” dai temi della Promenade (passeggiata che ogni visitatore compie tra un quadro e l’altro) in cui si dissolve l’emozione suscitata dal quadro che si lascia alle spalle per una nuova che nasce con la vista della nuova opera pittorica. Il pubblico, entusiasta dal carico di emozioni che il musicista creava attraverso un pianismo che andava ben oltre il puro tecnicismo strumentale, ha potuto godere di un momento di arte pura dove la musica sollecitava direttamente la passione creando una fusione intima tra le anime del compositore, l’interprete e l’ascoltatore.
Questa è una magia che solo i grandi interpreti, come dei medium, riescono a compiere, creando un ponte e mettendo in simbiosi il cuore del compositore con quello dell’ascoltatore. A chiudere il concerto due famosissimi brani di F. Chopin: la Fantasia in Fa min. op. 49 e la Polonaise in La bem. Magg. che hanno consolidato la rara alchimia emotiva che Bàtiz è riuscito a creare in tutto il concerto. Bàtiz, pianista di terza generazione, ha chiuso il concerto con un bis preceduto da una simpatica frase che ha ancora di più suscitato l’entusiasmo e l’approvazione del pubblico “A 75 anni, ogni concerto è un’avventura!”.
Come bis ha eseguito il brano del suo debutto pianistico avvenuto all’età di 5 anni, la sonata in Do magg. Kv 545. Il pubblico commosso dalla musica e dall’energia che solo i grandi interpreti sanno emanare ha ringraziato Bàtiz con una Standing Ovation.