SOA dopo lo sciopero a Cassino, finalmente si ricomincia a discutere, continuiamo su questa strada per l’unità dei lavoratori

La  crisi orchestrata dal sistema politico ed economico mondiale fa da apripista allo stralcio dei diritti, a pagare le conseguenze siamo tutti noi. Non è stato un semplice sciopero o sit in il 30 giugno a Cassino fuori i cancelli Fiat Fca , finalmente alcuni lavoratori con dei punti in comune ricominciano a discutere . Ora continuiamo su questa strada per l’unità dei lavoratori .

Dalla Fiat a tutti i luoghi di lavoro costruiamo insieme una piattaforma sui diritti umani e sindacali. Il SOA sindacato operai autorganizzati propone una serie di incontri per la costruzione di una grande mobilitazione generale sui temi dei diritti umani e sindacali sui luoghi di lavoro , basti pensare al caso dell’operaio della Sevel che non molto tempo fa si è urinato addosso perché non gli è stata data la possibilità di usufruire  una pausa fisiologica pur di continuare a produrre sulla catena di montaggio ,a fine dell’anno precedente nello stabilimento di Termoli un lavoratore è deceduto sul turno di notte, mentre qui la magistratura e lo stato dopo una interrogazione parlamentare hanno aperto le indagini  invece a Pomigliano d’arco per un periodo a causa della cassa integrazione alcuni operai purtroppo hanno scelto la strada del suicidio dove la disperazione ha fatto da padrona, cause economiche , mancanza di dignitá e visibilità per un futuro.

Le condizioni sindacali a partire dal gruppo Fiat Fca sono diventate monopolio dei sindacati confederali firmatari dello stesso contratto aziendale dove limitano il diritto di sciopero e di democrazia mentre ad altre espressioni sindacali operaie che la pensano diversamente da loro è di fatto vietato candidarsi alle elezioni interne per la rappresentanza  Rsu-Rsa-Rls togliendo cosí il diritto anche di indire un assemblea e di scegliersi i delegati con visioni differenti questo successivamente allargato anche nelle altre categorie con il famoso protocollo denominato del” 10 gennaio” e firmato in prima linea da Cgil-Cisl-Uil e a seguire anche da altre realtà e per scelta anche da alcuni sindacati che ancora si definiscono di “base”.

I lavoratori ora hanno un compito molto importante quello di ricostruire da capo il rispetto per i diritti umani e sindacali e solo con un progetto solido unitario e dalla base  questo può avvenire.

Soa

sindacato operai autorganizzati Termoli

 

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