“Ancora una volta le regole dell’Unione europea creano difficoltà a un settore dell’ittica nel nostro Paese. Le nuove norme riguardo le vongole, col divieto di pesca al di sotto delle 0,3 miglia dalla fascia costiera e i nuovi minimi a 25 millimetri come taglia ammessa per poterle commercializzare rischiano di minare sviluppo e sopravvivenza di un comparto che vale 60 milioni di euro con 706 aziende attive”. L’allarme giunge dall’onorevole molisana del Pd Laura Venittelli, che ha voluto sottolineare la gravità di questa novità regolamentare.
“Nell’Adriatico abbiamo consorzi che operano nella raccolta dei molluschi bivalvi che riescono a coniugare qualità e rispetto dell’eco-sistema marino, ma con questi parametri disposti in sede comunitaria si mettono a rischio redditività e competitività, con la prospettiva di un ridimensionamento anche dei livelli occupazionali – prosegue l’onorevole Venittelli – confidiamo in un risolutivo intervento del sottosegretario alla Pesca Giuseppe Castiglione, che proprio a Termoli lo scorso 6 dicembre garantì d’impegnarsi anche per la valorizzazione del bacino della pesca del Medio Adriatico”.
In conclusione, il parlamentare molisano si dichiara in palese disaccordo con questa politica europea e sin d’ora farà voti al governo italiano affinché si batta per salvaguardare un settore che, come quello ittico, già in crisi in Italia e nell’Adriatico.