Dopo 12 turni consecutivi di sciopero ad oltranza, i lavoratori della Fenice di Termoli sono ancora più motivati di prima a continuare la loro protesta, poiché ritengono ingiustificato il cambiamento dei turni. Già lavorano a ciclo continuo con coscienza e professionalità, sacrificando la vita sociale e familiare, visto che gli addetti alla centrale termica lavorano anche nelle festività. La nuova turnazione proposta prevede più domeniche lavorative ed una remunerazione inferiore. Inoltre una parte dei lavoratori, precisamente quelli addetti al trattamento acque, saranno penalizzati in misura ancora maggiore con la riduzione di 6 turni lavorativi (sui giorni di sabato e domenica) e con la conseguente significativa penalizzazione economica.
La nuova turnazione è altresì penalizzante perché sminuisce la professionalità creando mezze figure ibride e non professionali con un grosso rischio per l’incolumità del lavoratore e per la sicurezza della FCA stessa. La nuova turnazione implica un impatto peggiorativo sulla salute perché costringe i lavoratori a passare dalla notte al primo turno sconvolgendo gli equilibri psicofisici della persona. La maggiore efficienza e produttività voluta e imposta dall’azienda crea discriminazioni anche tra i dipendenti in quanto cade solo ed esclusivamente sulla pelle dei 22 operai. L’azienda non ha voluto mai prendere in considerazione le nostre proposte già evidenziate al tavolo delle trattative sindacali, facendo leva sulle difficoltà economiche che lo sciopero comporta per i lavoratori e le loro famiglie.
La FIOM _CGIL REGIONALE a seguito dello Sciopero ad oltranza indetto dalla RSU della Società EDF – FENICE di Termoli, in atto dal 28 Aprile, in data 30 Aprile 2016 ha richiesto al Prefetto di Campobasso di convocare un incontro tra l’Azienda e i Sindacati, nel tempo più breve possibili.
Ha richiesto, inoltre, l’intervento dell’Ispettorato del Lavoro ai fini della sicurezza, vista l’importanza del ruolo dell’attività della Fenice all’interno dello stabilimento FCA di Termoli.