Assistendo al Consiglio regionale monotematico sulla Sanità di lunedì 16 u.s. ed analizzando l’andamento dei lavori consiliari, mi sono convinto che ogni parte politica – centrodestra, centrosinistra, egocentristi, ecc… – ha ottenuto il suo risultato positivo. Come previsto, dopo le procedure di prassi, la seduta consiliare entra nel vivo con una relazione, lunga e dettagliata, del Presidente Frattura che illustra la nuova proposta del P.O. esponendo dati, tabelle, ecc…, con l’utilizzo anche di slide. Successivamente si è aperta la discussione con gli interventi dei consiglieri iscritti a parlare. Interventi, tutti prevedibili e rientranti nella norma con qualche lieve sfumatura polemica, della serie: dico e non dico; un colpo al cerchio e uno al tino. Nessuno degli interventi è stato capace di stimolare, accendere gli animi o richiamare l’attenzione dei rappresentanti dei Comitati e cittadini presenti in sala, con segni di noia, stanchezza, delusione, amarezza per come si svolgeva la seduta consiliare, che si avviava alla sospensione per pausa pranzo. Gli operatori della stampa, visto l’andazzo, consapevoli della scontata conclusione, da tempo avevano abbandonato i loro posti riservati per raggiungere le loro redazioni. Cessa la quiete quanto interviene l’Assessore Scarabeo che, da molto tempo, in ogni occasione ritenendo di dover difendere il territorio di appartenenza, in particolare tutelare l’ospedale di Venafro, esprime il suo completo disappunto alla proposta di P.O. 2013-2015 in discussione, con forti critiche evidenziando soprattutto l’incoerenza del Presidente Frattura che con tale proposta smentiva quanto promesso e sottoscritto, gli impegni presi con il territorio in precedenza e con la campagna elettorale. Ciò produce il colpo di scena: il Presidente Frattura, visibilmente contrariato, irrompe presentando un ordine del giorno, con discussione immediata, col quale chiede la fiducia. La richiesta genera prima stupore, poi l’inevitabile scompiglio tra i consiglieri che avanzano la richiesta di sospensione della seduta. Anche i restanti componenti dei Comitati e cittadini, ancora presenti vista l’ora (14,30), si “svegliano” e riprendono l’attenzione. Gli operatori della stampa, appresa la notizia da un twitter dello stesso Presidente Frattura, corrono in Consiglio. Personalmente, consapevole dell’intelligenza, fiuto politico e scaltrezza di Paolo Frattura, ho pensato subito che non poteva non approfittare dell’occasione per chiudere la “partita” e assestare il “colpo di grazia”, espellendo Scarabeo dalla Giunta, per giusta e indiscutibile motivazione. Del resto Scarabeo dopo quanto dichiarato, non poteva che votare la sfiducia al Presidente Frattura, procurandosi l’inevitabile esclusione dalla Giunta Regionale, senza poter essere difeso da alcuno: l’atto è grave e irreparabile ! La “partita” tra il Presidente Frattura e l’Assessore Scarabeo si avvia alla conclusione.
Quando sembrava che tutto il Consiglio Regionale si fosse “incartato”, arrivava il secondo colpo di “teatro” : il centrodestra propone di modificare l’ordine del giorno, aggirando la questione fiducia, proponendo come indirizzo al Presidente Frattura le procedure necessarie (delibera di Giunta e invio in Commissione) per modificare la proposta di P.O. 2013-2015 in discussione, per essere approvata in Consiglio entro 30 giorni.
La proposta del centrodestra, di modifica dell’ordine del giorno presentato da Frattura, previa condivisione da parte del centrosinistra, viene votata da tutti i consiglieri con la sola esclusione dei due del M5S, intendendo così distinguersi e rimarcare la loro opposizione. Un sospiro di sollievo, torna il sorriso e la serenità a tutti i consiglieri, soprattutto per l’Assessore Scarabeo che grazie al centrodestra ha evitato “l’espulsione”, incassando semplicemente un’altra ammonizione ! La partita Frattura-Scarabeo, momentaneamente sospesa, è rinviata a data da destinarsi.
Con questa soluzione ognuno ha ottenuto il proprio risultato positivo: Scarabeo è salvo; il centrodestra, che “sbrogliando” la matassa ha “salvato” Scarabeo, può confidare anche per il futuro di avere un elemento per generare dissenso e scompiglio oltre che nel Partito Democratico, anche nella maggioranza; i consiglieri attualmente nel “limbo” hanno evitato il rischio di far capire se appartengono ancora all’ opposizione o sostengono organicamente la maggioranza di Frattura, potendo continuare a restare tra color che son sospesi e votare secondo necessità e /o convenienza. Il Presidente Frattura, brillantemente, accettando la proposta di modifica del P.O., ha trascinato tutti i consigliere ad assumere scelte responsabili di fronte a tutti i cittadini, evitando così di essere da solo il “San Sebastiano” di turno. Ai Comitati non resta che sperare che quanto previsto nell’ordine del giorno venga attuato nel modo e nei tempi stabiliti.
Dopo la rinuncia di intervento del Consigliere Cotugno, già in precedenza iscritto a parlare, il Presidente del Consiglio Niro aggiorna la seduta a martedì 24 giugno p.v. non prima di aver inserito all’ordine del giorno la discussione di una mozione sottoscritta da molti consiglieri di maggioranza e opposizione (primo firmatario Filippo Monaco) che rispecchia totalmente proposte individuate e indicate dai Comitati territoriali.
Si apprende con soddisfazione che il Presidente Frattura ha dato inizio alla procedura con la Delibera della Giunta Regionale di approvazione del P.O. 2013-2015, quindi il successivo invio in Commissione, per poter essere modificata, come disposto dal citato ordine del giorno approvato lunedì 16 u.s. dal Consiglio Regionale.
Si apprende ancora, positivamente, il rinvio al prossimo 25 giugno, della seduta del tavolo tecnico interministeriale in programma per la giornata odierna, per la validazione del citato P.O., inviato a Roma il 5 maggio u.s., successivamente approvato con DCA n° 21 del 4 giugno e pubblicato sul BUR Molise n° 18 del 5 giugno.
Vogliamo sperare che queste iniziative non diano motivo di accelerazione e aumento del rischio, da noi sempre paventato ma non auspicato, del commissariamento dell’attuale Commissario Frattura: una iattura. In tal caso non ci resta che prepararci al peggio, che non è, come tanti dicono, Frattura, ma quello che dovrà ancora venire.