Per evitare che qualcuno possa credere al detto: chi tace acconsente è bene portare alcuni chiarimenti sulla nostra mancata partecipazione all’incontro tenutosi di recente per organizzare la manifestazione sulla sanità in programma a Campobasso per il 18 maggio p.v. Si premette che il nostro Comitato, apartitico per statuto, è costituito da persone ricadenti in diversi: ceti sociali, categorie professionali e produttive, con idee politiche e appartenenza a partiti, movimenti e/o associazioni che vanno: dall’estrema destra all’estrema sinistra passando per il centro.
Venuti a conoscenza della citata manifestazione, si è tenuto un incontro del Direttivo del Comitato, allargato ai componenti delle Consulte (Organizzativa e Scientifica) per discutere e decidere in merito. Nella riunione, la decisione, presa all’unanimità, è stata di non partecipare, come Comitato, ma lasciare ad ognuno la decisione di aderire a titolo personale. A questa decisione si è giunti in quanto la manifestazione, pare, mira a raggiungere anche altri obiettivi, politici di parte, che vanno oltre le problematiche sanitarie. Ciò lo si riscontra, sempre più con l’avvicinarsi della prossima competizione elettorale, soprattutto negli interventi di soggetti e/o personalità politiche, rappresentanti di categorie, diffusi dai mezzi di comunicazione, siti internet, social network,ecc…, facendo così apparire strumentale l’occasione e l’argomento sanità di primaria importanza.
Il Comitato San Timoteo non ha vessilli, bandiere o altro da sventolare, neanche un logo, ma è munito solo di un sito internet (www.comitato-san-timoteo-webnode.it) dove è possibile verificare: cos’è, come è organizzato, cosa si propone. Inoltre è possibile documentarsi e riscontrare tutte le iniziative intraprese, i documenti prodotti e diffusi nei numerosi incontri promossi, pubblici, istituzionali, ecc…, o a cui ha partecipato. Si invita tutti a visitare il sito, sarà utile a rivedere e a non ripetere sommari, affrettati e immeritati giudizi e che non rispondono a verità, ma che tentano a denigrare l’immagine e l’agire del Comitato.
Apparteniamo ad un territorio, basso Molise, in cui sono presenti solo strutture sanitarie pubbliche e che da un decennio si è visto penalizzato, più di ogni altro territorio, con riduzione di servizi, chiusura di reparti negli ospedali, e che anche recentemente ha subito persino l’interruzione dei ricoveri delle partorienti per mancanza di personale.
Pertanto riteniamo inaccettabile ricevere “lezioni” e rimbrotti da chiunque, maggiormente da quanti (politici, amministratori, operatori sanitari, rappresentanti sindacali e di categoria) che preferendo vedere il “film” non completo ma a “fotogramma” esprimono pareri, giudizi, suggerimenti sul da farsi, non tanto sul generale ma principalmente sul particolare. Stessi soggetti che finora hanno applicato il principio: mi tange o non mi tange?, oggi, toccati nella carne viva e giunti all’osso, ritengono di chiamare tutti in correità !
Noi continueremo per la nostra strada, ad operare con il nostro metodo affrontando gli argomenti, studiando documenti e/o atti ufficiali, proponendo solo dopo, le nostre riflessioni e soluzioni.
Già lunedì 16 maggio p.v. parteciperemo, come nelle precedenti occasioni, all’audizione della IV Commissione regionale sulla nuova proposta di legge regionale sulla riorganizzazione del servizio sanitario, esprimendo le nostre idee in merito.
Riteniamo sia giusto continuare a comportarci in ogni occasione di confronto da “sportivi” e non da “tifosi”, senza fare sconti a nessuno, vale per il passato, presente e varrà anche in futuro. Siamo ancora, e sempre più, convinti che al cittadino, all’occorrenza, rivolgendosi ad una struttura sanitaria, sia essa pubblica e/o convenzionata, ha come unico obiettivo quello di essere curato e curato bene! L’impegno del Comitato sarà sempre riversato affinché sia garantita e tutelata la salute dei cittadini, così come disposto dalla nostra Costituzione.
Continueremo a denunciare il tempo che passa e nulla cambia, senza prendere decisioni ed elaborare una fattibile ed efficace programmazione sanitaria, facendo così peggiorare lo stato “comatoso” in cui versa il servizio sanitario regionale.
Registriamo che si continua a “palleggiare” sull’argomento Sanità da parte di molti soggetti e categorie! Sulle ultime vicende accadute, ma è bene per tutti stendere un “velo pietoso”.
Il nostro grido è: fare presto ! Continuiamo a chiedere attenzione e massima collaborazione da parte di tutti, accantonando: steccati, polemiche, “guerre di religione”, ecc… Ciò deve valere soprattutto per gli eletti nelle varie istituzioni: ai parlamentari di esercitare con ogni mezzo il “potere” disponibile per modificare il Patto della Salute, e ancor più il decreto (n° 70/2015 legge Balduzzi) degli standard ospedalieri che penalizzano gravemente il Molise; ai consiglieri regionali di dare dettagliati indirizzi al Presidente-Commissario Frattura per redigere un nuovo Piano Socio-sanitario Regionale; ai Sindaci di seguire, in modo assillante, le problematiche sanitarie. Unico obiettivo per tutti: tutelare la salute dei cittadini !
Diversamente, perseverando come nel passato decennio nella stasi, pur sapendo di essere annoverati tra le cassandre o peggio definiti gufi, riteniamo che i molisani, tra non molto, si potranno trovare a non avere né la sanità pubblica né quella privata, ma a registrare solo il fallimento della Regione.