Rifondazione Comunista interviene in merito alle dichiarazioni del centro destra di Termoli contro i migranti

Il centrodestra termolese si indigna e si mobilita contro il nuovo centro migranti che sta per aprire a Rio Vivo e minaccia barricate e manifestazioni sotto la prefettura. Con l’occasione, hanno anche prodotto una richiesta di convocazione del consiglio comunale sulla vicenda, alla quale, va ricordato, ha aderito anche il rappresentante del Movimento 5 Stelle. Insomma, sull’onda dell’imperante populismo “nazional-popolare” una golosa occasione per raggranellare qualche consenso elettorale…


Hanno indetto una conferenza stampa presso il Comune di Termoli che, sinceramente, è parsa piuttosto un trattato pseudo sociologico di intolleranza e disinformazione. Da Forza Italia a “Noi con Salvini” e “Fratelli d’Italia”, in varie sfumature, si sono potuti ascoltare interventi pregni di falsità, di rancore, di razzismo e di istigazione all’odio sociale.
A suon di slogan e luoghi comuni -oggi particolarmente in voga tra gli accoliti del Carroccio- costoro individuano nei migranti richiedenti asilo (in rif. alla Convenzione di Ginevra) i nemici della sicurezza e del “benessere popolare” termolese.
Punte di involontaria comicità sono state raggiunte quando hanno parlato di disincentivazione al turismo a causa dei migranti. Dunque Termoli -una cittadina di 35mila abitanti- perderebbe i suoi turisti solo per qualche decina di migranti?
Forse costoro ignorano pure che il turismo a Termoli è in discesa già da un po’ sui nostri lidi e che Rio Vivo, zona stuprata dall’abusivismo selvaggio e poi legalizzato con i condoni edilizi (votati da tutto il centrodestra, lega nord compresa!), non ha neppure un lungomare o spazi pubblici di aggregazione sociale e turistica.
Va pure detto che, tanto a livello nazionale che locale, questa canea sui migranti ha uno scopo ben preciso: distrarre l’opinione pubblica dai reali danni che le riforme da macelleria sociale, attuate in questi anni dai vari governi, hanno prodotto sul sistema economico-sociale del nostro Paese, per poi scaricare colpe e frustrazioni sui poveri migranti. Migranti dipinti subdolamente come terroristi, come coloro che ci rubano il lavoro, come stupratori seriali, come invasori e chi più ne ha più ne metta.
Mentre gli italiani, brava gente…
Perché non raccontare, invece, le reali cause della crescente povertà nel nostro Paese, della carenza di lavoro, della precarietà esistenziale, delle pensioni minime, degli affitti esosi, delle tasse eccessive, del dissesto della sanità pubblica, delle privatizzazioni, ovvero, che tutto ciò è il prodotto di misure di governi piegati ai dettami liberisti della UE e della BCE. Questo però non si può dire e occorre un “nemico” fittizio che faccia da dissuasore e da catalizzatore della rabbia sociale, per impedire che questa venga orientata verso i veri colpevoli: oggi questo nemico è il migrante.
Sulla problematica giunge in soccorso anche il soldatino governativo Minniti con il suo decreto repressore, con i suoi rimpatri forzati e centri di identificazione in ogni Regione.
Ma non c’è da preoccuparsi, rimpatriati i migranti, fermati gli sbarchi e costruiti i muri, non vedrete più corpi neri, ma le vostre pensioni rimarranno al minimo, la disoccupazione crescerà ancora, la sanità pubblica peggiorerà, le case diverranno un bene sempre meno accessibile, i beni comuni privatizzati, l’acqua sempre più scarsa e pagata come l’oro.
Un noto detto dice che quando si indica la luna gli sciocchi guardano il dito. Sarebbe il caso di guardare finalmente in faccia la realtà e smetterla con questa assurda “guerra dei poveri” creata ad arte affinché il potere economico e finanziario possa continuare a dominare i popoli.
Le uniche barricate che hanno un senso e che bisogna organizzare sono quelle contro chi ci sta realmente affamando: contro il governo, le banche europee, la Nato, il fondo monetario internazionale e il WTO.

PER IL CIRCOLO DEL PRC TERMOLI
La Segretaria Leda Di Santo

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