La nostra Chiesa va controcorrente, perché esprime la convinzione che la nostra può tornare ad essere terra “di” e “per” i giovani. È la frase di S.E. Mons. Gianfranco De Luca, presidente onorario di Un Paese per Giovani”, che ha accompagnato la presentazione dei risultati raggiunti nell’anno 2014 dall’associazione, che aiuta i giovani ad inserirsi nel mondo lavorativo attraverso un accompagnamento personalizzato in esperienze di tirocinio.
Il rapporto annuale è stato illustrato dal presidente dell’Associazione, Pasquale Santella, nel corso della cena sociale 2015, tenutasi il 30 gennaio presso la Casa di Formazione Diocesana Giovanni XIII a Larino. All’evento hanno partecipato 70 rappresentanti di aziende e studi commerciali del Molise, che collaborano con l’associazione “Un Paese per Giovani”.
“Un rapporto 2014 piuttosto positivo se consideriamo anche l’introduzione dell’obbligo di retribuzione introdotto dalla legge Fornero e che, inevitabilmente, ha reso più difficile l’attivazione di un tirocinio da parte delle aziende” – ha dichiarato il presidente dell’associazione. “Ma – ha aggiunto – abbiamo lavorato duro, cercando di stabilire una rete stabile di relazioni con il tessuto imprenditoriale e commerciale per rilanciare la cultura del lavoro dei giovani, nonostante la crisi che stringe. E i numeri ci stanno dando ragione: 321 i nuovi candidati iscritti al nostro sportello (aperto ogni mar-mer dalle 18.30-20.30 in Piazza Duomo, 3 a Termoli), 49 nuove aziende e 34 consulenti diventati partner, 32 tirocini attivati”. Ad introdurre la serata il Vescovo della Diocesi di Termoli – Larino, Mons. Gianfranco De Luca, che per il terzo anno ha finanziato l’iniziativa: “Per costruire occorre sognare, avere grandi orizzonti, ma anche un sano realismo. La chiamata è per tutti, la risposta non può che essere personale. Tutti sono chiamati a collaborare alla costruzione del bene della nostra regione, anche se poi si costruisce concretamente con chi risponde”.
All’evento hanno preso parte anche i due consiglieri comunali del Comune di Termoli, l’avv. Michele Marone e l’ing. Paolo Marinucci, che hanno auspicato una collaborazione ed una partnership attiva tra l’organo rappresentativo comunale e l’associazione, nel farsi carico del problema del lavoro giovanile. Puntuali le risposte dei rappresentanti del mondo imprenditoriale molisano che vivono ogni giorno il
problema del lavoro: “mi auguro che vengano ridefiniti i parametri che regolano il tirocinio formativo nell’ottica di una maggiore flessibilità a partire dagli orari. Non è concepibile porre un limite di 30 ore settimanali, oppure il divieto del lavoro notturno. Questo limite è un ostacolo che limita fortemente l’efficacia del tirocinio nelle attività con macchinari ad alta tecnologia”, ha dichiarato Rino Muccino, titolare
della Emmepi s.r.l. Quello del lavoro notturno, invece, rende impraticabile il tirocinio per alcune attività artigianali,
come la panificazione.
Benedetto Salvatore, socio di Adriatica Rettifiche, ha sollecitato una maggiore attenzione e collaborazione del mondo istituzionale nei confronti del tessuto imprenditoriale e di realtà come “Un Paese per Giovani” che lavorano per la costruzione del bene di tutti.
Ultime, ma non in ordine di importanza le due testimonianze fatte dai giovani lavoratori: Alessio L., tirocinante presso un’azienda di servizi, ha raccontato la faticosa conquista della sua indipendenza grazie all’esperienza formativa fatta con il tirocinio che, con buone probabilità, potrebbe trasformarsi in un vero e proprio lavoro. Mentre Vittoria D’Onofrio, giovane imprenditrice, ha raccontato quanto è stata importante
l’esperienza maturata nel corso del tirocinio per arrivare alla decisione di subentrare nella gestione dell’azienda di famiglia insieme ai fratelli.
La serata si è conclusa con il lancio di nuove iniziative di raccolta fondi per sostenere il lavoro degli operatori dell’associazione e attenuare il costo della retribuzione dei tirocini che grava sulle imprese: tra le più originali, oltre alle libere donazioni o al 5X1000, c’è il Dona 1 ora di lavoro, i cui dettagli sono spiegati sul sito internet dell’associazione www.unpaesepergiovani.it, che consiste nel donare l’equivalente in denaro
di 1 ora di lavoro al mese o all’anno in favore dei giovani disoccupati.
Rapporto 2014 “Un Paese per Giovani”, l’associazione Molisana che aiuta i giovani ad inserirsi nel mondo lavorativo
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