Da lunedì 14 ottobre saranno distribuiti a tutti gli Uffici del Comune di Termoli e, a seguire, agli istituti scolastici, gli Ecobox per la raccolta della carta-rifiuto allo scopo di incentivare la raccolta di carta e cartone che, in particolar modo per le pubbliche amministrazioni, costituiscono la frazione preponderante dei rifiuti prodotti. Questa iniziativa consentirà anche ai cittadini che si recano presso gli uffici comunali di poter individuare con maggiore facilità i box per la raccolta della carta e non gettare, come magari avveniva precedentemente, fogli ed altri rifiuti all’interno dello stesso cestino.
“Il riciclo della carta – afferma l’assessore Augusta Di Giorgi – permette il risparmio di materie prime, risorse idriche ed energia e può essere recuperata e riciclata fino a 6 o 7 volte: ciò permette di risparmiare tutto il lavoro per la produzione della cellulosa, il taglio degli alberi, lo scortecciamento dei tronchi e di ridurre l’abbattimento di nuovi alberi.
In Italia carta e cartone rappresentano circa il 30% del totale dei rifiuti e costituiscono una risorsa, perché possono essere utilizzati per produrre carta riciclata. E’ sufficiente recuperare una tonnellata di materiale cellulosico per salvare 3 alberi alti 20 metri, riducendo l’impatto ambientale e risparmiando le fonti di energia.
Riciclare la carta significa: minori costi per il suo smaltimento, minori costi per la sua produzione, difesa ecologica delle risorse boschive.
La trasformazione del rifiuto cartaceo (che si definisce carta da macero) in materia prima necessita di varie fasi:
• raccolta e stoccaggio (in questa fase è particolarmente rilevante che le amministrazioni locali richiedano e organizzino la raccolta differenziata dei rifiuti);
• selezionamento (per separare la fibra utilizzabile dai materiali spuri – spaghi, plastica, metalli – che normalmente sono incorporati nelle balle di carta da macero);
• sbiancamento (per eliminare gli inchiostri).
A questo punto del ciclo, la cellulosa contenuta nella carta-rifiuto è ritornata ad essere una materia prima, pronta a rientrare nel ciclo di produzione. E’ bene sapere inoltre che
In Italia vengono consumati circa 9 milioni di tonnellate di prodotti cellulosici.
Dei rifiuti prodotti:
– il 64% viene riciclato;
– il 14% viene bruciato per produrre energia;
– il 22% serve per altri usi (nei caminetti) o finisce in discarica.
Il futuro, quindi, deve necessariamente essere dominato da due imperativi: Riuso e Riciclo”.