“La crescita economica della città di Termoli non può prescindere da uno sviluppo autentico del comparto turistico. Obiettivo perseguibile accantonando la visione del turismo classico e avvicinandoci ad altre forme di accoglienza e marketing territoriale che possano portare un valore aggiunto alla nostra città”. Il candidato sindaco del Pd alle Primarie della coalizione di centrosinistra del 6 aprile introduce il concetto di turismo sociale e turismo sostenibile. “Il turismo sociale – spiega Scurti, laureato non a caso in economia del turismo – è un tipo di attività rivolta a categorie che per diversi motivi non sono abituate a praticarlo, si prefigge l’obiettivo dell’accessibilità economica e propone un’esperienza fortemente caratterizzata da un contenuto aggregante”.
“Fare Turismo sociale significa rispondere ad un bisogno di socialità, è uno stile di vita, è una scelta di valore da parte degli enti che lo organizzano impegnandosi, anche attraverso la vacanza, nello sviluppo di legami sociali, nel creare occasioni di arricchimento culturale, di promozione e di valorizzazione delle risorse del territorio”. A Termoli e in Molise è un settore ancora poco strutturato e formalizzato; pochissimi sono i soggetti economici che si occupano esclusivamente di offrire vacanze sociali, rivolte a gruppi. I canali e i circuiti attraverso cui circolano le informazioni sono ancora ‘spontanei’ e non esistono allo stato attuale reti strutturate tra soggetti che si occupano di Turismo sociale.”Il tipo di turismo che propongo applica i principi della sostenibilità, in quanto la sua attività non altera l’ambiente naturale, sociale, artistico e non frena lo sviluppo di altre attività sociali ed economiche presenti sul territorio”.Il candidato, Presidente per 2 anni dell’Ente Turistico Sociale Italiano del Molise, spiega che le possibili azioni amministrative da intraprendere in questa direzione potrebbero essere la destagionalizzazione dell’offerta turistica, distribuendo le presenze turistiche nell’arco di più mesi, smussando i picchi stagionali e l’esaltazione dell’identità del territorio, le tipicità che ad esso appartengono, le radici culturali delle comunità che vi risiedono.