Con il convegno “Nutrire il pianeta, energia per la vita” organizzato dal Lions Club Termoli Host tenutosi domenica 5 ottobre 2014 presso il Centro Caritas di Termoli, si sono voluteapprofondire le tematiche sullo Studio Nazionale riguardante l’alimentazione. Tali tematiche sono state scelte dall’Italia per l’Esposizione Universale che si terrà a Milano nel 2015. I lavori del Convegno si sono aperti con un’introduzione dell’Ing. Antonio Plescia,Presidente del Lions Club Termoli Host. moderatore del meeting è stato l’Avv. Stefano Maggiani, Coordinatore nazionale del Service Nazionale Lions. I lavori sono proseguiti con il contributo di quattro relatori che si sono avvicendati nella conferenza: Il Prof. Vittorio De Cosmo, già responsabile dell’Osservatorio sulla Terra presso l’Agenzia Spaziale Italiana ha partecipato con un intervento dal titolo “Niente è gratis su questa terra: il cambiamento climatico”. Il Prof. De Cosmo ha parlato dello stato climatico ambientale del pianeta e dei suoi delicata equilibri sempre più compromessi dagli interventi dissennati del uomo, guidato in questa sua opera da una sempre più da una cieca logica del profitto Lo sfruttamento sempre più intensivo delle risorse naturali del pianeta hanno ferito profondamente l’Ambiente. L’aumento delle immissioni di anidrite carbonica e di tutti i gas serra, stanno provocando un innalzamento della temperatura del Terra. Se non si porrà argine a questo aumento della temperatura, si rischierà di provocare nei prossimi decenni un completo scioglimento dei ghiacciai e un consequenziale innalzamento del livello dei mari, tutto ciò finirà per compromettere definitivamente l’esistenza delle zone costiere e delle pianure del nostro pianeta.Per invertire questa tendenza dovrà essere indispensabile il contenimento dell’inquinamento. I rifiuti in particolare da spinoso problema di questi anni dovranno divenire un’ opportunità per la produzione di nuova energia e nuova ricchezza.
L’ esponenziale aumento demografico del pianeta dai 2,5 miliardi di persone del 1960, ai 7 miliardi del 2010 e il probabile raggiungimento di 10 miliardi di persone nei prossimi anni, impone una politica di razionalizzazione e di contenimento dei consumi. Il nostro tenore di vita dovrà per questo essere più morigerato, evitando sprechi. Se questa opera di razionalizzazione non sarà compiuta, le risorse della Terra non basteranno al sostentamento della popolazione globale, mettendo in pericolo l’esistenza delle future generazioni. Il ricorso alle energie rinnovabili diverrà indispensabile. Per queste motivazioni niente è gratis su questa Terra, ogni spreco ha un costo che si riverbera sul cambiamento climatico.
Il Dott. Marco Tagliaferri, Direttore Educational Health Program, ha partecipato con un intervento dal titolo “Mediterraneità come stile di vita”. Tagliaferri ha evidenziato come il movimento fisico, un corretto stile di vita e la dieta mediterranea sono strumenti indispensabili per garantire alla popolazione una vita sana e scevra da malattie come obesità, cardiopatie, diabete e arteriosclerosi che affliggono la società del benessere. Frugalità, semplicità,lotta agli sprechi alimentari, consumo di prodotti stagionali e non inquinati o adulterati, recupero del tempo libero e difesa dell’ambiente devo essere i capisaldi degli interventi lionistici proprio perché finalizzati a favorire il benessere della collettività.
Il recupero dei valori della famiglia, della convivialità, delle tradizioni popolari, devono rappresentare un ulteriore impegno per tutti Lions. Alleati in questa nostra opera possono essereorganizzazioni come la Caritas e tutte le altre organizzazioni del volontariato. Realizzare opere di solidarietà verso i più deboli, procurare cibo e strumenti di prima necessità per i bisognosi rappresenta un’ altra formidabile sfida per i nostri club Dobbiamo adoperarci affinché L’Expo non sia una vetrina per gli speculatori, i quali mossi da una logica di mero lucro hanno danneggiato in questi decenni il livello di qualità dell’ambiente e dell’alimentazione, ma una opportunità per i Lions e per tutte le onlus che si adoperano per il miglioramento della salute e della qualità di vita del pianeta. La sensibilizzazione dell’opinione pubblica su questi temi diventa di fondamentale importanza.
La Dott.ssa Maria Laura De Cristofaro, Responsabile del Servizio Allergologia dell’Ospedale Civile San Timoteo di Termoli, nel corso del suo intervento ha illustrato“Le allergie e le intolleranze correlate all’intervento umano nel campo agroalimentare e zootecnico”. Le allergia sono patologie del sistema immunitario caratterizzate da reazioni eccessiveportate da particolari anticorpi nei confronti di sostanze abitualmente innocue come ad esempio i pollini che colpiscono sempre più persone. Le allergie in casi estremi possono causare Shock Anafilattici mettendo a rischio la vita del paziente. Le Intolleranze o Ipersensibilità Alimentari si differenziano dalle Allergie Alimentari vere e proprie perché non producono Shock Anafilattico e di solito non rispondono ai tradizionali Test Allergici cutanei, non provocano quasi mai delle reazioni violente ed immediate nell’organismo, ma grosse difficoltà nell’organismo di digerire un dato alimento, a causa di difetti metabolici che possono essere causati dallo stile di vita (scarsa masticazione, errate combinazioni alimentari, ecc.), da stati emotivi alterati, oppure dall’assunzione di Antibiotici o di cibi.
Dagli anni ’90 il numero delle persone colpite da allergia e intolleranze si è decuplicato tutto ciò pare sia provocato dall’assunzione di cibi esotici o geneticamente modificati; i cosiddetti OGM che sebbene siano vietati in Europa comunque riescono a raggiungere le nostre tavole. Questi cibi proprio perché modificati geneticamente, sebbene siano commestibili per la maggior parte dei soggetti, sono rischiosi per alcuni particolarmente sensibili. L’aumento delle allergie è anche dovuto dall’uso di fertilizzati in agricoltura e di metalli come ad esempio il nichel. Inoltre particolarmente nocivo è il grande uso di antibiotici nei mangimi degli allevamenti intensivi che viene usato per sopperire alle precarie condizioni igieniche in cui sono allevati gli animali e i prodotti ittici. Per questo motivo quando mangiamo carne o pesce di allevamenti intensivi finiamo per assumere grosse quantità di antibiotici; tutto ciò può per renderci anche poco reattivi agli stessi quando ne abbiamo veramente bisogno. Altre allergie possono essere generate dall’uso di solfiti nei vini bianchi e nei crostacei, di nitriti nei salumi, diconservanti, edulcoranti e coloranti. Per evitare tutti questi inconvenienti diventa particolarmente importante un accurato controllo dell’intero ciclo della produzione alimentare. Ippocrate sosteneva “Fa che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo”.
Don Marcello Paradiso, Vicario episcopale della diocesi di Termoli Larino ha concluso il convegno con un intervento dal titolo “Educare alla custodia del creato per la salute dei nostri paesi e delle nostre città”. Per Don Marcello, l’Expo può essere un ottima occasione per una riflessione teologica, etica e scientifica sulla salvaguardia del creato in modo tale da individuare un nuovo ordine tra Dio e il pianeta. Solo se l’uomo riesce a raggiungere unrelazione equilibrata con Dio, potrà raggiungere un rapporto responsabile e sano con la natura e la Terra. Adamo entrando in conflitto con Dio finì per entrare in conflitto con il giardino terrestre. Prima dell’inquinamento fisico c’è quello morale. L’uomo che perde questo giusto equilibrio con il Creatore finirà anche con il rubare, depredare, inquinare e deturpare il proprio prossimo, gli animali, la natura e il pianeta. Occorre inoltre sopperire ad una preventiva contrapposizione tra ambiente e lavoro, vedi il caso “Ilva” di Taranto, aumentando la coscienza ecologista e il livello di vigilanza sopratutto tra i giovani. In questa opera, fondamentale sarà l’apporto delle agenzie educative, dei media, della politica, ma sopratutto della famiglia. Solo insieme si può crescere.
Papa Francesco ha giustamente dichiarato «Non siamo beneficiari ma custodi delle altre creature».
In questa opera di salvaguardia tutti noi non possiamo essere meri spettatori, ma vigili attori di una salvaguardia dell’ambiente, della salute pubblica, dei processi di produzione dei prodotti alimentari. Nessuno di noi dovrà più tacere, permettendo il replicarsi di nuovi delitti come quelli compiuti nella “Terra dei fuochi”, perpetuati e occultati 30 anni fa, i cui effetti devastanti hanno effetto sulla popolazione ancora oggi.