Mozione Referendum per No Tunnel, interviene Marinucci

Non era mia intenzione intervenire nella polemica suscitata in questi giorni dalla mozione sul referendum cittadino sottoscritta da 14 consiglieri regionali, che approfitto per ringraziare personalmente, ma le interpretazioni inesatte apparse sui giornali richiedono qualche precisazione per ristabilire una corretta informazione sulla vicenda, della quale posso parlare per esperienza diretta.
Ribadisco innanzitutto che l’iniziativa appartiene totalmente al Comitato Referendario, che ha preparato la mozione e si è successivamente rivolto a me, da sempre vicino alle posizioni dei componenti il Comitato, e a Michele Marone, anche lui oppositore del progetto, unicamente in quanto rappresentanti eletti dei cittadini di Termoli; come tali siamo stati considerati più idonei a costituire un supporto istituzionale bipartisan, in grado di interloquire con i membri del Consiglio Regionale.
Interventi apparsi ultimamente sui giornali, dopo l’inizio delle polemiche ironizzano pesantemente sul presunto numero (ritenuto molto scarso) dei cittadini contrari all’opera: poiché non sono state effettuate rilevazioni con campioni significativi, non si capisce quale valore statistico possano avere certe frasi, assolutamente non dimostrabili. Tra l’altro, l’unico modo per vedere chi ha ragione sui numeri sarebbe proprio fare il referendum…
Ancora una volta poi, si confonde, o forse non si vuol vedere, l’obiettivo delle iniziative di chi legittimamente si oppone alla “riqualificazione”: la mozione, come può vedere chiunque si prenda la briga di leggerla, vuole solo dare ai termolesi la possibilità di esprimersi attraverso un referendum. Non parla specificamente del tunnel, parla del diritto ad essere consultati, e a vedere rispettate le regole espresse nel regolamento comunale, regole tra l’altro volute e votate proprio da molti di coloro che oggi tuonano contro quelli che dicono no a tutto.
Nella mozione non si chiede al Consiglio Regionale di intervenire valutando gli aspetti tecnici o l’opportunità dell’opera: si chiede semplicemente di pronunciarsi per il ripristino delle regole democratiche a Termoli, attraverso la realizzazione di un referendum chiesto a febbraio, del quale non è mai stata nemmeno iniziata la procedura d’esame.
Mi auguro davvero che invece di perdere tempo con polemiche di bassa lega si possa discutere serenamente la mozione, e prendere finalmente atto che il dissenso espresso in forme democratiche è alla base di ogni dialettica democratica. Dialettica, non autoritarismo.

Paolo Marinucci, consigliere comunale – Termoli

Commenti Facebook