“Sviluppo sostenibile, beni comuni, solidarietà, sociale: sono questi alcuni dei valori chiave che dovrebbero guidare le coalizioni di centrosinistra ma a quanto pare l’amministrazione targataSbrocca sembra si sia dimenticata di tutto questo” – ad affermarlo è il capogruppo di Liberatermoli Paolo Marinucci dopo l’animata discussione avvenuta nella seduta di consiglio comunale dei giorni scorsi.
“Ben due mozioni a firma del sottoscritto e del collega Paradisi sono state bocciate dalla maggioranza dell’assise: due atti di rilevanza fondamentale per quel che concerne il verde pubblico e la cooperazione sociale. Avevamo proposto al sindaco e al consiglio di inserire degli spunti sul nuovo bando del verde pubblico ponendo l’accento e l’attenzione su tematiche sensibili come l’utilizzo del biologico e la piantumazione di alberi “Allergy free”, evitando quindi l’utilizzo di qualsiasi pesticida di sintesi. Non solo: ci siamo preoccupati anche della questione sociale, chiedendo di censire delle aree verdi disponibili ed affidarne la cura e piccoli lavori di manutenzione a cooperative sociali di tipo B, ovvero quelle cooperative che hanno come obiettivo il reinserimento e l’integrazione sociale di soggetti svantaggiati. Nessuna delle due mozioni è passata, ma anzi, sono state sonoramente bocciate! Cosa dobbiamo pensare? Cosa devono pensare i cittadini termolesi? L’amministrazione ha perso un’ottima occasione per valorizzare le politiche sociali ed il bene comune. Ha mostrato ancora una volta la sua reticenza ad uno sviluppo sostenibile e nel rispetto dell’ambiente e del cittadino. In fondo, non abbiamo di certo chiesto la luna o modifiche rilevanti dal punto di vista economico. Tutt’altro!”
“Ma l’isteria amministrativa si è consumata anche riguardo un altro atto presentato dal sottoscritto in merito all’economia del gettone di presenza spettante ai consiglieri comunali. L’amministrazione, infatti sta ritardando nella discussione della proposta di deliberato in cui chiedo la costituzione di un fondo ad hoc per affrontare l’emergenza abitativa e la difficoltà di molte famiglie nel far fronte alle utenze domestiche e alle spese mediche – fondo che deriverebbe da un lato con il risparmio dei gettoni di presenza garantendo ai soli membri effettivi delle commissioni consiliari, con esclusione dei capigruppo, e dall’altro, con la riduzione del numero di commissioni consiliari al numero di 5 e non 6 (come sono attualmente).” Mercoledì mattina, nel rispetto del regolamento, avevo inviato tramite posta certificata delle proposte di emendamento ad integrazione di cui il consiglio comunale avrebbe dovuto tenere conto nella discussione. Purtroppo però questi atti non sono arrivati in discussione. Il Presidente del consiglio ha solo potuto certificare dopo visione della mia documentazione che l’invio era regolare. Purtroppo quindi è stato deciso di rimandare ancora una volta la discussione.
E sempre più ci rendiamo conto di quanto sia difficile per questa amministrazione andare incontro ai cittadini ed ai loro disagi economici, abitativi, salutari.