Quanto di seguito riportato, contenuto in tre parti, è rivolto al Sindaco, al Vicesindaco e ad alcuni Amministratori del Comune di Termoli.
I PARTE
Ho sentito il bisogno di riportarvi delle considerazioni che ho meditato e che, visti i miei trascorsi e la mia professione , toccano le attività Sportive e Motorie di Termoli.
E’ passato molto tempo da quando passavo giornate intere al parco comunale soprattutto per dare il mio contributo ai corsi di nuoto che si tenevano in quelle PSEUDO PISCINE, ma credetemi , è veramente un eufemismo chiamarle tali.
Non so chi le aveva progettate, volute e finanziate ma se solo i tecnici incaricati da voi amministratori, si rivestissero di Umiltà, capirebbero che in fase di progettazione , sarebbe molto utile chiedere consigli a chi veramente frequenta gli impianti. Mi riferisco, ovviamente, alle Federazioni Sportive interessate e alle Società Sportive del territorio. Vi assicuro che si costruirebbero impianti più funzionali e , quindi meglio fruibili dalla comunità.
Ora invece, ci ritroviamo un mucchio di cemento armato scalcinato in un parco bellissimo. Per non parlare della nuova piscina che per molti anni ha fatto bella mostra con il suo bel tetto in Eternit “ per fortuna smantellato “e la nuova gestione concessa ad una società di Campobasso. Mi chiedo: ma chi era il direttore dei lavori, il progettista e chi non ha ottemperato alla stesura della gestione Nuoto Termoli, rendendola così facilmente attaccabile? Si può risalire a tutti i nomi ( non e detto che non lo faccia io ) ma nessuno viene accusato di incapacità e di negligenza ma, soprattutto nessuno paga. Non so voi, ma io sono veramente di Termoli e queste cose miei cari, mi indignano non poco.
II PARTE
Recentemente mi è giunta notizia che tutto il parco verrà affidato in gestione ad una cooperativa. Non voglio entrare nel merito di tale decisione ma, consentitemi di fare qualche considerazione che mi portano a preoccuparmi soprattutto per il futuro dei campi da tennis e, di riflesso per tutto il movimento tennistico locale.
La storia di quei campi nasce nei primi anni ’70. All’epoca erano in disuso e, sopra ci cresceva l’erba. Fu a quei tempi che il sottoscritto ,si recò dall’allora Presidente dell’Azienda Turismo, prof. Ennio DE GREGORIO, per chiedergli di attivarli visto che la “MIA “ Termoli, come centro turistico non poteva non disporre di una tale struttura sportiva. Il prof. DE GREGORIO, fu sensibile al problema e mi diede, come si dice Carta Bianca. Così con l’aiuto prezioso del Dott. Franco DALL’AVA, creammo la prima Associazione iscritta regolarmente alla F.S.N ( Federazione Sportiva Nazionale ).Ecco come iniziò tutto il movimento tennistico che, piano piano, divenne tra i più importanti della regione. Con DALL’AVA Presidente, in quel periodo, organizzammo tornei a livello Nazionale di categoria “ B “ e, la MIA Termoli, ben presto, divenne una tappa importante del circuito nazionale.
Ecco signor Sindaco e, soprattutto tu , Enzo FERRAZZANO che hai avuto la possibilità di prendere per la prima volta la racchetta in mano e sei stato un assiduo frequentatore di quei campi, vi invito a valutare bene la situazione al fine di migliorarla, non di affossarla. Questa mia è rivolta anche a te Michele COCOMAZZI. Ti ricordi quando ti insegnavo a tirare i primi colpi nei corsi dei bambini? l’associazione sta portando avanti l’attività con non pochi sacrifici, nonostante le scarse risorse e senza alcun intervento economico da parte vostra. Ora, pare che gli abbiate concesso solo due campi e la sede.
In più come se non bastasse, gli avete imposto un fitto di 800.00 euro al mese.
Spero che questa notizia così ridicola non sia vera. Come si può tassare un’associazione che senza nessun fine di lucro svolge un’opera sociale e sportiva così importante???
Cari amministratori, queste iniziative, al contrario di come fate voi, vanno incentivate e promosse per il bene della comunità che voi amministrate. Oltre a questo, pare anche che i corsi della scuola tennis saranno gestiti dalla cooperativa in collaborazione con l’associazione. Bella “macedonia!”
Questi accennati sono solo due punti ma, sono sicuro che ce ne sono ancora altri che alla fine creeranno solo confusione. Scusate se mi domando chi sono gli “scienziati” che hanno pensato e poi avvallato queste cose così assurde.
L’incapacità che crea tutto questo disordine è fine a se stessa o è forse voluta…per interessi di vario genere!!!
Mi vengono molti dubbi!!!
La vita dell’Associazione deve andare aventi al di fuori della gestione della cooperativa…Ascoltatemi!!!
Vi faccio questa richiesta così accorata perché quei campi sono come pezzetti del mio cuore, perciò vi esorto con estrema sincerità e fermezza a non fare che la “mia” gente pensi di voi come a dei bambini che hanno tra le mani una bella donna e … non sanno cosa farne.
III PARTE
Signor Sindaco, pochi mesi fa, più volte mi sono incrociato con te a Campobasso dove ti ho esposto l’idea di un progetto volto agli anziani della “mia” Termoli.
Mi sembravi entusiasta (o almeno questa è stata la mia impressione), soprattutto perché si dava risalto alla TERMOLESITA’ (termine a te caro), ci credeva davvero. Così prima di chiederti udienza ufficiale, insieme ad un noto professionista del settore, persona di alto profilo professionale e con grandi capacità, ci recammo dal Direttore Sanitario della ASL di Termoli, dott.Filippo Vitale, per chiedergli cosa potesse fare la struttura da lui diretta a favore dell’iniziativa. La risposta fu che l’attività motoria adattata alla terza età, avrebbe portato un beneficio notevole alla comunità perché la prevenzione volta alla buona salute, avrebbe sgravato di molto l’impegno del sistema sanitario locale. Addirittura ci assicurò la disponibilità di specialisti con un ambulatorio su chi poter contare per due volte la settimana.
Cari amministratori, il sottoscritto, dopo interminabili e non proficui anticamere, ho depositato il progetto in segreteria; ne ho parlato con l’avv.Michele Cocomazzi, con Bruno Verini e anche con il tuo vice Enzo Ferrazzano arrivando, così, alla fine della faccenda con un Deludente nulla di fatto.
Se si considera, poi, che da parte del comune, l’unica incombenza richiesta era solo quella di mettere a disposizione dell’iniziativa nient’altro che un impianto dove poter svolgere l’attività, quindi, senza l’esborso di un centesimo, permettimi, caro Basso, di esternarti tutta la mia delusione mista ad amarezza, soprattutto perché, con il vostro comportamento, non fate altro che togliere a chi ne ha bisogno, quella cosa che, in questi tempi così difficili, risulta essere quasi vitale, si chiama SPERANZA.
Resto comunque a Vostra disposizione per qualsiasi chiarimento o contributo in maniera INTERESSATA. No, non fraintendetemi, il mio interesse non è di natura economica ma è rivolto solo alla risoluzione delle situazioni, di cui sopra, per il bene della comunità e ……….anche vostro.
Con cordialità
Bruno Petti