E’ proprio vero che in politica i tempi del giorno e della notte sono rapidamente cangianti. Basta tornare indietro col pensiero di qualche anno per vedere una feroce avversione da parte del Comitato pro Vietri rivolta verso il governo regionale per le scelte scellerate che una su un’altra hanno compromesso sempre di più la sanità molisana. Allora come ora all’insegna della razionalizzazione della spesa, del rientro dal deficit, si smembravano gli ospedali e nel mentre si assumevano primari, si creavano reparti doppione e venivano soppressi reparti virtuosi così che la spesa per le prestazioni sanitarie da rimborsare alle regioni limitrofe schizzava visto che sono ancora in crescita i cittadini molisani che preferiscono ottenerle fuori regione. Così non andava e così non va. Con alcuna credibilità sui tavoli romani che considerano il Molise una regione “che non ha motivo di esistere” serve a poco il gioco delle tre carte che seppure punta a tagliare la spesa sanitaria regionale nei fatti salva i privilegi e incentiva il privato a tutto discapito del pubblico.
Eppure, quando a governare era il centrodestra di Iorio, tanti e tali erano gli strali lanciati a destra e a manca che un giorno si e l’altro pure c’era qualcuno pronto ad urlare allo scandalo e a chiedere le dimissioni dei rappresentanti istituzionali regionali e locali. A Larino, ad esempio, non è facile dimenticare la frenetica e strenue attività di difesa dell’ospedale Vietri svolta dall’attuale Comitato civico frentano già Comitato pro Vietri: gli accesi incontri pubblici, le invettive lanciate nei confronti del Sindaco Giardino e della sua giunta, le reiterate richieste di dimissioni. Oggi, dove è finita la protesta? Dove sono i convegni per convincere i cittadini a scendere in piazza? Dove sono le richieste di dimissioni dirette all’amministrazione comunale? Davvero si è relegato tutto alla speranza che una sentenza, superabile con una nuova legge regionale, salvi le ormai tenui possibilità di conservare un presidio sanitario dignitoso a Larino?
Il sindaco Notarangelo e la sua giunta, l’assessore Palmieri avvertono il peso del fallimento più totale della loro attività politica tesa a salvaguardare il residuo di quello che era un ospedale? Sono coscienti del fatto che in balia del Comitato e di un ennesimo ricorso, che peraltro ha avuto un costo a carico di tutta la collettività, stanno dimostrando che hanno totalmente abbandonato l’attività politica fatta di dialogo come anche di confronto serrato con Frattura e i vertici sanitari?
Secondo il movimento LARINascita per l’amministrazione Notarangelo, che tanto aveva puntato sulla tematica della sanità e sulla difesa del Vietri, soprattutto in campagna elettorale, dopo un così pesante fallimento innanzitutto politico, che di certo non passerà inosservato per quanto enfatizzato dal naufragato comitato ormai appeso soltanto alle illusioni, è giunta l’ora di riconoscere i propri limiti e con umiltà dimettersi, prima che l’approssimazione e l’inconsistenza politico-amministrativa diventino un macigno per tutta la collettività che rischia di rimanere definitivamente segnata.
LARINascita: Tra Comitato e Giunta Comunale le figuracce si sprecano!
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