E’ innegabile che la Fiera d’ottobre rappresenta per Larino una seria risorsa sulla quale puntare non solo come elemento di sviluppo culturale ma anche come opportunità di sviluppo economico. L’individuazione di una specifica area fieristica polifunzionale sarebbe il primo obiettivo al quale rivolgersi per garantire una maggiore possibilità di promozione del settore agricolo e zootecnico locale, riscoprendo così quella vocazione che la Fiera ha sempre avuto nella storia e che negli ultimi decenni, purtroppo, viene messa da parte proprio per questioni legate al sito che la ospita. Secondo il movimento LARINascita, sarebbe preminente programmare, nel corso dell’anno e non soltanto a ridosso della ricorrenza, una fiera che favorisca la diffusione e commercializzazione dei prodotti tipici, uno spazio espositivo destinato alle aziende molisane come anche a quelle delle regioni italiane, un momento nel quale presentare gli studi, le sperimentazioni e le innovazioni tecnologiche di interesse aziendale agricolo. In tale direzione la nostra importante manifestazione fieristica potrebbe diventare un expo annuale del settore agricolo zootecnico aumentando sicuramente la qualità oltre che l’interesse dei visitatori.
Nell’attesa di conoscere il margine di guadagno proveniente dall’edizione 2014 della Fiera curata dall’amministrazione comunale, ciò che è dato sapere è che la Regione Molise ha contribuito alla manifestazione con 5.000 euro, una somma davvero irrisoria che però ha fatto scatenare gli amministratori comunali prodighi di incensamenti diretti all’assessore Facciolla il quale, durante la cerimonia d’inaugurazione, ha anche annunciato l’arrivo a Larino di ben 1.800.000 euro per la costruzione del nuovo centro fieristico. Ad onor del vero, va specificato che trattasi di fondi PAI CRATERE 01. Lo schema dell’Accordo di Programma approvato con delibera di giunta regionale del 15.01.2013 (giunta regionale Iorio), fu siglato il 23.01.2013 (giunta comunale Giardino), cioè quando Frattura era all’opposizione e nè Facciolla nè Notarangelo erano in carica. Non è farina del loro sacco dunque, infatti con Decreto del Presidente della Regione n. 29 del 12.03.2014, è stato approvato l’Accordo di Programma che, così come precedentemente e da altri stabilito, che destina al Comune di Larino la cifra di 1.850.000,00 euro per la realizzazione del “centro polifunzionale per manifestazioni fieristiche”. Per 5.000,00 euro, quindi, tutto questo fumo?
Rimanendo in tema di Fiera, negli ultimi giorni, l’amministrazione Notarangelo ha messo a bando l’affidamento della progettazione del centro fieristico, per un compenso riservato ai tecnici aggiudicatari di 176.938,49 euro. Oltre al cospicuo costo per la progettazione, il disciplinare di gara prevede ben poco, con linee di indirizzo davvero generiche, senza l’individuazione precisa dell’area ove il complesso fieristico dovrà essere realizzato e dunque senza avere ancora avviato le procedure di esproprio. Inoltre è curioso notare come i tecnici ammessi a partecipare al bando devono aver maturato, nel corso degli ultimi 5 anni, un fatturato globale di oltre 350.000 euro, a tutto svantaggio dei giovani e competenti professionisti. Non si parte col piede giusto!
Considerate le premesse poco confortanti, non resta che sperare che la somma di 1.850.000 euro, relativa al primo lotto, venga investita per puntare, attraverso una progettazione innanzitutto compatibile con il territorio, alla realizzazione di un’opera definitiva, evitando così il pericolo di costruire l’ennesima cattedrale nel deserto inutilizzabile, che nel breve periodo possa rivelarsi funzionale ad ospitare sia una Fiera d’ottobre rinnovata, sia altri tipi di manifestazioni che pure potrebbero generare un indotto economico per la città.
LARINascita: La Fiera d’ottobre va programmata
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