La mannaia si scaglia ancora una volta contro l’agricoltura e il territorio di Larino

Con le temperature alte, tanti rallentano le loro attività e si recano al mare o in montagna, mentre gli agricoltori in estate, sono molto presi dai lavori aziendali che la bella stagione comporta.
Ottimo è il periodo per fare operazioni in silenzio, all’oscuro e in assenza di un pur minimo di parere o discussione con i diretti interessati.
In realtà, si è già preparato il terreno alcuni mesi fa, commissariando il consorzio di bonifica di Larino, facendo una letterale decapitazione dell‘ organo esecutivo e del presidente, operazione che facilita molto le decisioni arbitrarie, per compiere scelte che portano ancora una volta a smembrare enti e organismi fondamentali per il territorio e per l’agricoltura.
Abbiamo notizie dello spostamento degli uffici dell’ARSIAP siti in piazza dei Frentani , nella sede del consorzio di bonifica di viale Giulio Cesare, la scelta è molto discutibile, in quanto i due enti anche se operanti entrambi in agricoltura hanno funzioni nettamente diverse, non c’è lo spazio fisico sufficiente, oltre a problemi di privacy e di sicurezza.
Oltretutto ci sarebbero altri locali in Larino inutilizzati, come l’ex carcere di via Cluenzio, o di proprietà private e pubbliche che potrebbero ospitare gli uffici in questione.
E allora perché questa scelta ? una delibera parla di accorpare i consorzi di bonifica di Termoli e Larino ma non stabilisce la sede ( distrazione o si è gia’ pensato al trasferimento del consorzio a Termoli ? ).
Lo statuto del consorzio di bonifica integrale larinese all’ articolo 28 lettera R , riguardo le funzioni del comitato esecutivo ( al momento sostituito dal commissario ) può provvedere, NEI LIMITI FISSATI DAL CONSIGLIO , all’acquisto, alla costituzione e all’alienazione dei diritti reali.
Il consiglio del consorzio è ancora in carica e dovrà dare il parere su questa questione, pertanto il MAM ha organizzato per giovedì 27 luglio c.a.alle ore 19.00 nella sala dello stesso consorzio una riunione per discuterne con i membri del consiglio e i consorziati, nonche’ una raccolte di firme dei consorziati contrari a questo tipo di scelte che a nostro parere sono arbitrarie , lesive e distruttive per il territorio e per l’agricoltura.

Domenico Zeoli agricoltore , direzione Movimento Agricolo Molisano

 

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