Apprendiamo da fonti di stampa locale, che la FIS (fabbrica Italiana Sintetici), ha chiesto ed ottenuto permesso a costruire, per l’ampliamento del fabbricato al fine di incrementare i propri livelli produttivi.
Ci preme a questo punto ribadire la nostra posizione che si sostanzia nell’assoluta contrarietà ad un modello di sviluppo che rischia di mettere a serio rischio la salubrità dell’ambiente e delle persone che lo abitano; aperti, ovviamente a rivedere le nostre posizioni se e quando sarà disponibile uno studio epidemiologico approfondito e completo che affermi il contrario; posizione questa, già esplicitata al tempo in cui l’amministrazione locale era chiamata ad autorizzare l’ampliamento di un’altra industria chimica, la MOMENTIVE.
In un momento in cui dilaga tra la gente grande preoccupazione sia per la comune convinzione dell’inadeguatezza di controlli e verifiche, sia per le recenti vicende che hanno riguardato la contaminazione delle acque e dell’aria, sia per la minaccia proveniente dalle trivellazioni in mare, crediamo che oggi, più che mai, si debbano sostenere tutti gli sforzi possibili per evitare ulteriori forme di aggressione alle risorse ambientali che al contrario, andrebbero tutelate e valorizzate a fini turistici e come volano di crescita di un territorio, naturalmente votato al turismo culturale, balneare ed enogastronomico.
Questo è il modello che abbiamo sempre auspicato, che è poi l’unico veramente in grado di generare livelli occupazionali stabili e duraturi.
Il nostro impegno, quindi, sarà orientato a monitorare la vicenda cercando di capire se nel frattempo, sia stata onorata l’indicazione dell’ASREM che, nel rilasciare parere condizionato alla MOMENTIVE, consigliava, trattandosi di attività impattanti, di condurre uno studio epidemiologico approfondito, da realizzarsi anche con la collaborazione di enti universitari, al fine di comprendere compiutamente, gli effetti delle emissioni, su ambiente e persone.
Daniele Paradisi e Paolo Marinucci
La FIS (fabbrica Italiana Sintetici) ottiene il permesso di ampliamento, il parere negativo di Paradisi e Marinucci
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