E’ stata la metropoli più contraddittoria ed allo stesso tempo affascinante del pianeta, New York, ad ospitare la tappa conclusiva del progetto MAB ART, un percorso immersivo, dedicato a studenti e studentesse di scuole primarie, secondarie di primo e secondo ciclo, con l’obiettivo di realizzare la prima esperienza di residenze artistiche della Scuola Italiana.
Un ‘laboratorio globale’, capace di accompagnare i giovani non solo a comprendere le espressioni artistiche, il loro valore e i tanti significati che trasmettono, ma ad essere protagonisti attivi del percorso creativo.
Un percorso lungo, iniziato a Venezia, per approdare a Treviso e concludersi proprio nella Grande Mela; un’esperienza che ha visto migliaia di studenti alle prese con nuove tecnologie, metodi espressivi disparati, nuovi processi e messaggi che hanno portato l’arte e la cultura a livelli sempre diversi.
Un cammino che ha visto l’Ic Brigida di Termoli superare tutti gli step e, con Davide De
Filippis della 2^ C, assicurarsi il biglietto per gli Stati Uniti, insieme ad altri 20 studenti
provenienti da diverse scuole d’Italia, guidati dall’Ipseoa “R. A. Costaggini” di Rieti (istituto
capofila) e da Lorenzo Micheli, dell’ufficio del Capo di Gabinetto del Ministero dell’Istruzione.
Insieme a loro Davide e la professoressa di Arte, Anna Antenucci, sono partiti alla volta di New
York per prendere parte alle fasi finali di MAB ART, dal 16 al 24 marzo.
Una settimana intensiva, all’insegna della sperimentazione in campo artistico, in cui ogni giornata è stata scandita da 4 momenti chiave: georeferenziazione, osservazione di un luogo della città, elaborazione di un progetto grafico e condivisione del lavoro. Il tutto attraverso dei filtri, parole chiave, assegnate quotidianamente, come ‘ricordo’, ‘margine’, ‘confine’ e ‘diversità’.
Una sorta di filo conduttore da seguire durante la visita della Grande Mela, insieme ai formatori di MABART, che hanno guidato il gruppo dei 20 studenti e degli insegnanti. Particolarmente affascinante si è rivelata la giornata incentrata sulla parola margine, confine. I ragazzi hanno potuto inizialmente immergersi nella caotica Wall Street, assaporando successivamente odori, sapori e scene di vita quotidiana di Little Italy e China Town, per trovare poi pace in un angolo
di paradiso come Central Park. Un’esperienza agli antipodi, su cui gli studenti – divisi in piccoli gruppi – hanno lavorato per realizzare un progetto grafico, ognuno dei quali è stato successivamente oggetto di condivisione e discussione.
Tutti i lavori sono poi confluiti in un vernissage finale, una grande esposizione strutturata per
giornate e aree tematiche, che ogni gruppo ha dovuto metabolizzare e riassumere in un’idea finale.
L’alunno della Brigida, Davide De Filippis, insieme ad un compagno di Rieti, Daniele, con l’aiuto
delle docenti ha elaborato la favola dal titolo “Storia di una foglia e dei suoi tre passi”, immaginando una foglia svolazzare per le strade di NY, fermandosi ogni ‘tre passi’ per ammirare ciò che la circonda e riflettere sulle mille sfaccettature della città.
Ciliegina sulla torta di quest’esperienza newyorkese è stata la partecipazione, presso la sede
dell’Onu, all’evento #AGNewYork2023-GCMUN TALKS, The art for global citizenship,
momento in cui i ragazzi hanno conosciuto persone che, nonostante le mille difficoltà incontrate
lungo il cammino della vita, ce l’hanno fatta: parliamo del cantante Achille Lauro ed del
celebre chef Niko Romito.
Soddisfazione anche per la Primaria del comprensivo ‘Brigida’ che, dopo aver partecipato alla tappa di Venezia, ha preso parte alle fasi finali che si sono tenute a Firenze lo scorso 8 marzo. L’alunno Elia Di Lorenzo, insieme all’insegnante Lucia Lupacchino, è stato impegnato in una serie di laboratori, mostre e visite guidate alla scoperta di una città che profuma d’arte in ogni suo angolo.
Il Dirigente Scolastico, Francesco Paolo Marra, si dichiara molto soddisfatto per il percorso
intrapreso e per i risultati ottenuti. La metodologia MAB, fortemente sostenuta dal Dirigente, è
stata introdotta a livello sperimentale già dall’anno scolastico 2021-22, con la formazione di un
docente (il professor Fabio Lallitta) e con la sperimentazione sul campo.
In particolare gli alunni della classe I B della secondaria di primo grado l’hanno ‘vissuta’ nel contesto del centro storico di Termoli. Questa metodologia, che fa parte nel Piano nazionale Scuola Digitale, coinvolge emotivamente gli studenti, educandoli alla bellezza artistica, naturalistica e culturale di un luogo e rientra nel campo dell’apprendimento “fuori dalle mura scolastiche”. Parliamo infatti di un laboratorio didattico-innovativo di mappatura collettiva e partecipata di un luogo, che integra i dati percettivi con le conoscenze culturali e geografiche.