E’ insolitamente sorprendente la frenetica attività del circolo locale del PD, dimostrata negli ultimissimi tempi, talmente tanto interessato all’ubicazione del nuovo edificio scolastico da destinare all’Istituto Agrario San Pardo da apparire quasi schizofrenico, una iperattività che, è utile sottolineare, non è mai stata riscontrata per nessun’altra tematica pure di rilievo riguardante la comunità larinese. Eppure negli ultimi mesi le questioni importanti sulle quali chiedere un impegno concreto al governo regionale e locale non sono mancate, se solo si pensa al tema sanità, al progetto Gran Manze, al consorzio di bonifica, alla Coteb, al tribunale etc.Ad ogni modo, le dichiarazioni rilasciate dal Preside-Segretario Santella non lasciano adito a dubbi, e le richieste inoltrate dal circolo locale del PD all’amministrazione comunale possono rappresentare la conferma del fatto che la città di Larino non vedrà l’edificazione del nuovo istituto destinato all’ITA ancora per tanti e tanti anni.
Il Movimento LARINascita ricorda che il progetto redatto dai tecnici della Provincia ormai giunto nella fase esecutiva prevedeva la costruzione della nuova sede del polo scolastico di Larino in c.da Cappuccini attraverso l’utilizzo di un finanziamento totale di 3.738.612,98 costituito dalla delibera Cipe n. 62/2011 che stanzia 1.700.000,00 euro, da 1.500.000,00 euro provenienti dal decreto del commissario sisma n. 255 e da fondi provinciali di 538.612,98 euro. Mancava esclusivamente il permesso di costruire da parte del Comune di Larino, successivamente concesso, proprio per fare in modo che si addivenisse alla cantierabilità dell’opera che sarebbe dovuta giungere entro il termine ultimo del 30 giugno 2014, pena la revoca della maggior parte del finanziamento.
Lo scorso 23 giugno, Ministero dell’istruzione, Dipartimento per le politiche di sviluppo e la coesione economica e Regione Molise hanno sottoscritto l’Accordo di programma quadro “Edilizia scolastica”, a valere sulle risorse assegnate per la ricostruzione post sisma dal Cipe. Tra i 28 milioni di euro stanziati per i comuni molisani, compare anche il finanziamento destinato all’intervento del Nuovo Polo Scolastico di Larino in C.da Cappuccini, eppure nonostante il progetto finanziato attenda soltanto che venga messo in cantiere, l’amministrazione comunale, il PD, e i nostalgici del ritorno della scuola nella sua sede storica, che si ricorda trattarsi di una villa di interesse storico-artistico, continuano a perdere tempo cercando di convincere la Regione Molise a stanziare altri 2.5 milioni di euro affinchè possa ripartire da capo tutta la progettazione del nuovo plesso scolastico da costruire su un’area a forte rischio geologico e a ridosso di uno degli angoli più suggestivi della città frentana.
Due sole le riflessioni. La Regione Molise, per l’anno 2014, ha stanziato per l’UniMol solo 1.2 milioni di euro, sono così sicuri il segretario del PD Santella, il Sindaco Notarangelo e tutti gli altri nostalgici del ritorno della scuola in villa Petteruti che il Presidente Frattura concederà per ripartire da zero con la progettazione, nonostante ve ne sia già una esecutiva e svolta al costo di 300.000 euro, più del doppio di quanto erogato alla massima istituzione scolastica molisana per l’edificazione di un edificio scolastico utile ad ospitare poco più di 180 alunni?
Se si riteneva inefficiente dal punto di vista economico la costruzione del Nuovo Polo Scolastico in C.da Cappuccini, visto che si sarebbe spesa la cifra di 3.738.612,98 euro, è efficiente invece far ripartire da zero la progettazione, visto che quella elaborata dalla scuola non può di certo essere paragonata ad una progettazione tecnica vera e propria, prevedendo una dispendio di risorse pari a oltre 6.2 milioni di euro?
E poi dicono che il Molise non ha ragione di esistere…se è questa la razionalità con la quale si edificano le opere pubbliche, non si può che condividere.