Salute pubblica, Inquinamento, chiusura aziende e strane assunzioni…… cosa sta succedendo nel Basso Molise e soprattutto nel Consorzio industriale basso Biferno? In merito alle notizie comparse in queste ultime settimane sui quotidiani regionali, la Federazione del basso Molise del Partito Democratico non solo è preoccupata per i fatti descritti, ma crede che il territorio in questione sia soggetto sempre più ad abusi ambientali e amministrativi oramai senza controllo alcuno. Il problema inquinamento collegato al pericolo per la salute risulta essere di primaria importanza. Ancora oggi in regione non è attivo un registro tumori che possa far chiarezza se l’incidenza tumorale è collegabile alla produzione industriale degli stabilimenti in seno al Consorzio industriale della Valle del basso Biferno e, allo stesso modo, però, è incomprensibile che le centraline di controllo dell’aria, di proprietà del Cosib, sia quelle fisse che sia quelle mobili, risultino inutilizzabili e non funzionanti da anni.
Così come è incomprensibile paragonare una azienda privata come la Fiat ad una pubblica come la Net Energy. Come mai negli enti pubblici, ultimo caso quello relativo, appunto, alla Net Energy srl, si assume senza indire un bando ad evidenza pubblica per la selezione del personale? E come mai nessuno risponde per le rime al suo presidente che insiste nell’affermare corbellerie per giustificare atti illegittimi?
È altresì vergognoso che gli amministratori del Cosib, dopo che tante aziende hanno chiuso oppure spostato la loro produzione altrove, creando veri disagi ai lavoratori e impoverito il tessuto industriale, hanno abolito il gettone di presenza assegnandosi uno stipendio da 1.600,00 euro mensili a prescindere da quante volte si riuniscono o cosa “sfornano” di utile con le delibere? Ci risulta che nel mese di dicembre si siano riuniti una sola volta…magari si potevano “accontentare” del gettone di presenza pari a 30 euro!!!
Ma ancora più preoccupante e che gli stessi non mettano a disposizione dell’opinione pubblica i loro deliberati, per capire e valutare veramente il loro spessore nel gestire l’ente, così come la legge sulla trasparenza vuole.
E, infine, la tanta agognata riforma sui consorzi industriali, che fine ha fatto? Perché è ancora chiusa in un cassetto in Regione?
Su questa importante riforma chiediamo lumi e risposte al Presidente Paolo Frattura e dalla sua giunta in quanto garanti dei diritti di tutti i cittadini molisani.
Vincenzo Cordisco – Federazione del basso Molise del Partito Democratico