Incendio alla FCA, un pericolo può diventare tragedia senza tempestività

ORE 13:30:
In circa mezz’ora, un importante incendio sviluppatosi nei pressi dello stabilimento, interessa l’ingresso retrostante, quello cioè dell’ex ferrovia, dal lato delle centrali della fabbrica.
Il vento forte e le temperature altissime non lasciano possibilità di ben sperare, rispetto alla pericolosità e incontrollabilità dell’avanzata del fronte di fuoco.

Alle ORE 14:00 il turno inizia regolarmente.
Chi è uscito a quell’ora dalla fiat, ha avuto immediatamente la misura della drammaticità del disastro e del potenziale pericolo!

Alle 14,15 c’è stato un primo blackout di circa dieci minuti, e verso le due e trenta un secondo simile.
Intanto ancora panico e confusione.

Alle ORE 14:30 circa, la notizia dell’interruzione delle prime strade intorno allo stabilimento, bacino di gente di Termoli e di tutto il Molise, oltre che di Puglia, Basilicata, Abruzzo e Campania.

Alle 14:45 suona l’allarme bitonale.
Ma le indicazioni date ai lavoratori sono state diverse tra le varie aree, e comunque molte non coerenti con le norme di sicurezza.

Dalle 15:15 i Lavoratori si recano finalmente fuori.
Ma se di ordine di evacuazione si è trattato, perché a molti di loro è stato chiesto, se volessero uscire o no!?

Ma l’interesse alla sicurezza dei lavoratori, importa ancor meno fuori dai cancelli?!
Tanti erano senza effetti personali e senza mezzi di trasporto pubblici, e a quel punto si sono dovuti arrangiare… Abbandonati in un’area industriale con un incendio in corso, vicini agli impianti Fca nonché alle fabbriche chimiche e turbogas a pochissima distanza.
E se ci fossero state dispersioni in aere??!!

Gli altri con mezzo proprio, hanno vagato per ore alla ricerca di una strada percorribile per di uscire dall’anello di fiamme creato intorno alla zona industriale e tornare a casa.

Contrariamente all’ interruzione della attività, il messaggio della ripresa delle produzioni è giunto tempestivamente, alle ore 19:00, quando ancora non era stato completamente spento il fuoco.
Ovviamente era il solito messaggio di notifica mandato in serie dalla Fca al consiglio delle Rsa firmatarie, e dalle Rsa firmatarie, in serie so Lavoratori:
Alle 22:00 l’attività riprendeva normalmente.

Chi e quando ha valutato la salubrità degli ambienti?! Quali sono i materiali combusti nell’incendio che ci ha investiti?!
Cosa abbiamo respirato oggi in fabbrica ( e cosa continueremo a respirare?!?!?), tra il tanfo ed il caldo terribile con gli
impianti ancora malfunzionanti ?!
È sicuro, al rientro, un ambiente di lavoro, che la notte scorsa è stato di nuovo evacuato per due ore, e dopo si è ripreso a produrre, a causa dei fumi che rientravano da fuori!
Quale materiale è capace di continuare a bruciare dopo ancora due giorni, e dopo un nubifragio della portata di quello di ieri, rilasciando quel fumo ed odore nauseabondo?!?

Ci sono ancora amianti in fabbrica?!
Dov’è il materiale smantellato dai tetti dei capannoni negli ultimi mesi?! Ancora in fabbrica?

Nessuno mette in dubbio l’impegno di chi si è trovato, non per sua colpa, a dover gestire questa terribile criticità, ma è stato scellerato consentire l’ingresso sul secondo turno!… Non con le condizioni che c’erano! Un pericolo può diventare tragedia senza tempestività!

Queste e tante altre, sono le domande che ci riserviamo di rivolgere a tutte le autorità competenti.

La Rsa Usb Fca Esecutivo Privato Usb Molise

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