Un atto dovuto per rivalutare l’iter tecnico e legislativo seguito dalla Regione per dare l’ok all’espansione di un’azienda che produce composti di silano, ottenuti mediante processi di sintesi chimica, organica e inorganica. Attività, per sostanze impiegate e rischio di incidenti, sottoposte alla direttiva comunitaria “Seveso”, il top in materia di prevenzione dei grandi rischi industriali. Ma per avviare l’ampliamento in sicurezza mancano le garanzie: ad esempio, indagini a livello ambientale ed epidemiologico sul reale livello di inquinamento in Basso Molise.Non solo. Tempo fa il MoVimento ha presentato un ordine del giorno in Consiglio regionale, votato all’unanimità, che impegnava la Regione a valutare la compatibilità degli impianti che hanno impatti inquinanti in atmosfera, e in attesa di autorizzazione definitiva, con un piano della qualità dell’aria ancora in approvazione. Ora, quindi, si capisce poco la ratio di un’espansione che manca di varie certificazioni.
Giorni fa il Comune di Termoli ha dichiarato nulla la precedente determina rilasciata dal Suap che autorizzava l’ampliamento della Momentive, amplificando i dubbi su alcuni passaggi.
Il MoVimento 5 Stelle, ad esempio, si domanda perché in conferenza dei servizi, durante la procedura di valutazione d’impatto ambientale, è stata chiesta una stima del rischio per la salute dei cittadini a cui nessuno è riuscito a dare risposta per assenza di dati scientifici: né l’Asrem, né l’Arpa, che ha rilasciato un parere di Via favorevole ma con prescrizioni.
Con protocollo n. 1206 del 17 febbraio 2014, sempre l’Arpa inoltre, in risposta a una richiesta di parere di rischio sanitario, ha dichiarato che la situazione ambientale nella zona dell’azienda appare abbastanza delicata in base allo studio redatto dall’Istituto Superiore di Sanità. Poi ha definito auspicabile che nel territorio in esame fossero messi in atto interventi migliorativi volti a ridurre la contaminazione dell’aria attraverso la preparazione di piano della qualità dell’aria e rendere più rapido e stabile il pregresso miglioramento delle condizioni di salute dei residenti.
In particolare, all’Agenzia di protezione ambientale risulta impossibile una valutazione completa sui rischi per la salute pubblica, mancando nel documento di Studio d’Impatto Sanitario i dati relativi alla popolazione potenzialmente esposta, specie i dati di mortalità e morbosità per le patologie che riconoscono concause ambientali dei residenti, riferiti agli anni 2003-2013. Quindi suggerisce all’Asrem di applicare alla Momentive, pur se non previsto dalle leggi regionali, una valutazione integrata degli effetti territoriali, ambientali, sociali ed economici sulla salute umana secondo il protocollo elaborato nell’ambito del progetto Ministeriale denominato: “Sperimentazione dell’utilizzo della Valutazione degli impatti sulla salute (Vis) a supporto dell’espressione dei pareri di sanità pubblica in Conferenza dei servizi”.
Di più. Il parere tecnico sanitario rilasciato dal dipartimento di prevenzione dell’Asrem è favorevole, ma solo a livello igienico-edilizio e di compatibilità urbanistico-ambientale, visto che comunque certifica il superamento della concentrazione dei PM10 rispetto al consentito.
Il dipartimento, inoltre, data l’impossibilità di effettuare una precisa valutazione del rischio sanitario sulla popolazione, annuncia la necessità di attivare ulteriori azioni d’indagine a livello ambientale ed epidemiologico, stipulare un protocollo d’intesa con l’Istituto Superiore di Sanità per proseguire nell’indagine già avviata sui dati di mortalità e ambientali e dare mandato a un’Agenzia Regionale, con esperienze in merito, di estendere anche al Molise il modello di Valutazione di Impatto Sanitario.
Insomma, tutta la documentazione prodotta pare sollevare diversi dubbi: dall’autorizzazione paesaggistica nel permesso a costruire rilasciato dal Comune di Termoli, fino a una procedura di Via che per le imprese come la Momentive dovrebbe prevedere anche il rilascio di autorizzazione integrata ambientale coordinata nell’ambito dello stesso procedimento.
Ora, dunque, il MoVimento ha presentato una mozione che impegna il governatore a “fare tutto quanto in suo potere” per sospendere in autotutela la Delibera di Giunta per l’ampliamento della Momentive.
Lo ripetiamo, prima occorre
- Controllare le attività istruttorie
- Verificare il rispetto delle norme come il Decreto legislativo n. 152/2006 da parte dell’Arpa e
- Riproporre indagini a livello ambientale ed epidemiologico per comprendere il reale livello di inquinamento del polo industriale di Termoli e gli effetti degli inquinanti sulla popolazione, individuando provvedimenti in grado di assicurare la totale assenza di rischi, a partire dall’adozione del Registro dei tumori.