“Il Mare d’Inverno” 2017:litorale invaso dalla plastica, urgono maggiori controlli

Straordinaria riuscita per la 25^ edizione de “IL MARE D’INVERNO”, l’iniziativa di tutela ambientale promossa da FARE VERDE, che ha coinvolto centinaia di persone sulla spiaggia di Termoli Nord. Oltre a tanti volontari richiamati da Fare Verde ed Ambiente Basso Molise, associazione partner della manifestazione, all’iniziativa di quest’anno ha preso parte anche una foltissima rappresentanza di oltre cento migranti provenienti dai centri di accoglienza di Campobasso, con il quale Fare Verde conduce da circa due anni il progetto “Azione & integrAzione”, e da diversi altri comuni del basso Molise (Termoli, Campomarino, Guglionesi, Rotello, Petacciato, Portocannone, Montecilfone), tutti impegnati nella condivisione dello spirito di volontariato, impegno civico e tutela dell’ambiente. Anche quest’anno la situazione si è confermata drammatica: le spiagge, soprattutto durante il periodo invernale, appaiono completamente invase da rifiuti di ogni sorta che il mare restituisce “al mittente” durante le mareggiate invernali. Nella consueta “hit parade” del materiale recuperato, plastica e polistirolo dominano come sempre la scena: circa 140 sacchi di rifiuti raccolti, pieni di bottiglie, flaconi, contenitori ed imballaggi di ogni specie, cassette in polistirolo (di quelle usate nel settore ittico), oggetti “usa e getta” delle più svariate tipologie, ma anche rifiuti ingombranti come un frigorifero, un’arnia per apicoltura, uno scaldabagno, brandine, sedie e circa una trentina di grandi boe da ormeggio dismesse. Il fenomeno più inquietante, purtroppo in continua crescita, resta però l’impressionante invasione delle “reste”, le reti di plastica utilizzate negli allevamenti di cozze, rinvenute a migliaia e migliaia sulla spiaggia, segnale inequivocabile della consuetudine, da parte degli operatori del settore, di gettarle in mare aperto dopo l’utilizzo; un fenomeno già ripetutamente denunciato alle autorità competenti, ma che inspiegabilmente non vede nel tempo alcuna regressione, eppure gli allevamenti di mitili sono immediatamente di fronte alle spiagge termolesi e non è certo ipotizzabile che una tale quantità di reste possano provenire da chissà dove…. Peraltro questi rifiuti, oltre a deturpare il paesaggio, costituiscono anche una gravissima minaccia per la fauna ittica, in particolare per i cetacei che spesso restano vittime di questi materiali che vengono ingeriti perché erroneamente scambiate per cibo; non a caso, tra i tanti rifiuti recuperati, è stata rinvenuta anche una carcassa di un bell’esemplare di tartaruga “caretta caretta”.
Come già fatto per le scorse edizioni, Fare Verde inoltrerà un’ennesima denuncia affinché le autorità preposte, ma anche l’amministrazione comunale, predispongano gli opportuni controlli e provvedimenti, per arginare e reprimere questo sconcertante fenomeno di abbandono di rifiuti in mare aperto.Fare Verde ringrazia i tantissimi volontari intervenuti, con una particolare menzione nei confronti dei tanti ragazzi migranti che, accorsi in grande numero, hanno contribuito in maniera determinante all’ottima riuscita dell’operazione.

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