I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Termoli nella mattinata di ieri hanno tratto in arresto in flagranza di reato, D. M. operaio di anni 20 residente a Termoli, l’accusa è di detenzione di sostanza stupefacente ai fini dello spaccio.
I militari sono intervenuti presso la stazione ferroviaria, dove il giovane lavora, e hanno avviato il controllo.
L’operaio, vistosi alle strette, quando ha appreso che i controlli sarebbero stati estesi anche presso l’abitazione ha spontaneamente portato i carabinieri nel luogo dove occultava lo stupefacente; un terreno nella sua disponibilità e, da una buca ben coperta con terra e sterpaglie, il ragazzo ha prelevato una borsa frigo contenente dei barattoli in vetro chiusi ermeticamente al cui interno vi erano complessivamente 250 grammi di sostanza stupefacente del tipo eroina divisa in pezzi da 50 grammi circa l’uno oltre ad un bilancino e 410 euro in contanti in banconote di vario taglio.
I militari hanno sviluppato l’attività investigativa attivati da alcune segnalazioni da parte di cittadini che lamentavano, nel quartiere colle della stella tra termoli e San Giacomo degli Schiavoni, la presenza di siringhe usate, di conseguenza le indagini, che non collegano i due eventi, (ovviamente non si può dimostrare che siano la conseguenza di quella attività di spaccio), hanno consentito di monitorare la zona e scoprire i movimenti del giovane.
Per il ventenne è quindi scattato l’arresto con l’accusa di detenzione di stupefacenti ai fini dello spaccio come previsto dall’art. 73 del DPR 309/90, ed è stato associato presso il carcere di Larino.