“Natale 2014, è fra i compiti di un sindaco augurare ai propri cittadini un sereno Natale e un Felice Anno Nuovo e si può scegliere di farlo in maniera ufficiale e istituzionale affidando alle parole, classiche e scontate un messaggio che lascerà in chi legge sul web o sui giornali cartacei o chi ascolta i tg in televisione, un ricordo breve quanto il tempo dell’ascolto. Io sento il dovere nei confronti dei miei cittadini di usare parole differenti, la situazione drammatica che stiamo vivendo merita tutta la gravità e lo spessore delle parole capaci di porgere auguri ma anche di comprendere e abbracciare tutte le persone che, nella nostra città, che siano termolesi, italiani o stranieri, stanno vivendo situazioni di forte disagio. Mai come in questi mesi l’Italia si era trovata a fare i conti con la disoccupazione, la povertà, la fame, l’assenza di speranza. Ma è su questo ultimo punto che possiamo fare qualcosa; ciclicamente la popolazione italiana e i termolesi, hanno vissuto epoche di grandi difficoltà, penso ai periodi successivi alle due grandi Guerre mondiali ad esempio e, ogni volta, hanno trovato dentro sé l’energia e la capacità di reagire.
Questa volta il percorso appare più difficile perché la nuova crisi non è stata generata da un evento calamitoso o da una guerra, ma è una crisi che si è insinuata subdolamente in ogni famiglia privandola, giorno dopo giorno, di un benessere a cui si era abituati, quasi assuefatti. E la perdita della sicurezza economica ha destabilizzato chiunque producendo una contrazione economica e anche sociale: siamo diventati più cupi, diffidenti nei confronti dagli altri, sarcastici e negativi e tutto ciò parrebbe una conseguenza naturale dovuta al contesto in cui viviamo.
Ma è proprio al contesto della nostra città che voglio riportare l’attenzione dei termolesi. Termoli è una città di mare, questo le dona una naturale apertura al mondo, i termolesi da sempre sono abituati ai cambiamenti, talvolta repentini quelli del loro mare che sa essere un amico ma sa anche trasformarsi in un nemico terribile, eppure la città è qui, da secoli, sorridente alle sue spiagge, al suo sole a chi la sa amare.
L’augurio che porgo ai termolesi e a tutti noi è quello di essere più forti della crisi che ci circonda, di riuscire ancora a vedere il bello della nostra città e dei suoi cittadini, di riuscire ancora ad amare queste strade, questi vicoli e i volti di chi la abita da generazioni, di chi ha scelto di trascorrere qui la sua vita e di chi è appena arrivato trovando pace e serenità dopo aver attraversato l’inferno.
Termoli è una porta alla vita, lo è stata sempre per i pescatori, lo è stata con l’arrivo della Fiat negli anni Settanta e lo sarà ancora se tutti noi saremo capaci di coglierne ancora la bellezza e il potenziale e soprattutto se saremo capaci di amarla.
Noi possiamo e dobbiamo contrastare chi, troppo semplicisticamente ci invita al disfattismo e al pessimismo, chi ha fatto dello scontro, della menzogna e dell’insulto le sue ragioni di vita.
La risposta all’asfissia generata da questa crisi globale altro non può essere che un lungo e profondo respiro osservando il panorama dei nostri trabucchi che si stagliano fieri contro il mare e le montagne sullo sfondo, un respiro che ridona fiducia e volontà di vivere e amare, nonostante tutto e al di sopra di tutto. Un respiro che ci rende eroici e coraggiosi nello sforzo di avere ancora una visione positiva e propositiva.
Tutto questo è possibile, perché l’uomo è capace di farlo, perché i termolesi possono e vogliono farlo. E insieme, passo dopo passo, possiamo davvero risollevare le sorti di questa nostra città e farla brillare.
Auguri di Buon Natale e Felice Anno Nuovo
Il sindaco
Angelo Sbrocca