La questione dei nuovi dirigenti al Comune di Termoli non piace molto al consigliere di Liberatermoli Paolo Marinucci: “Ho letto e continuo a leggere dichiarazioni del Sindaco in merito alle sue nomine dirigenziali dell’Ente che amministra e ogni volta è la solita minestra “Abbiamo risparmiato”. Beh, di sicuro il primo vero risparmio è quello sull’età anagrafica, e non me ne vogliano i dirigenti nominati!
Anche questa volta posso constatare che un’ampia fascia di età, precisamente quella che va dai trenta ai cinquant’anni, è stata decisamente tagliata fuori dalla possibilità di ricoprire incarichi e posizioni di lavoro che saprebbero ben gestire. La mia non vuole essere una polemica discriminante, anzi: mi rendo conto che persone con più esperienza abbiano un bagaglio più corposo, ma ciò non significa che professionisti più giovani non siano in grado di ricoprire lo stesso ruolo specie se, due dei dirigenti nominati “a titolo gratuito”, percepiscono già la pensione e quindi, abbiano comunque un’entrata economica a sfavore di chi un lavoro o non ce l’ha o l’ha perso. L’economia che il sindaco paventa è quella sul non pagamento degli stipendi a due dirigenti che presterebbero la propria professionalità gratuitamente. Ma siamo sicuri poi che prestare il proprio lavoro a titolo di volontariato garantisca un impegno continuo e costante? E come si può chieder conto del loro operato se non percepiscono neanche un centesimo dal Comune?”
“Risparmio, a mio avviso, non significa gratuità. Lottiamo per i giovani (e non) che vengono sottopagati o, sempre più spesso, non retribuiti perché ci rendiamo conto che il lavoro è dignità e la dignità la fa anche il resoconto economico di fine mese per il sudore che si investe nel proprio lavoro. Sarebbe stato quindi preferibile dimezzare il costo dei dirigenti, di sicuro molto elevato, e non renderlo volontario oltre che orientarsi su figure professionali più giovani, che hanno un approccio diverso e magari più moderno alla risoluzione delle problematiche che investono il nostro Comune”.
Inoltre proprio il 4 dicembre scorso con la circolare n. 6/2014 del Ministero per la semplificazione e la pubblica amministrazione il Ministro Madia ha voluto dare l’interpretazione e l’applicazione dell’articolo 5, comma 9, del decreto-legge n. 95 del 2012, come modificato dall’articolo 6 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90 il famigerato “Divieto di incarichi dirigenziali a soggetti in quiescenza”.
Si legge nella circolare che gli “incarichi vietati, dunque, sono solo quelli espressamente contemplati: incarichi di studio e di consulenza, incarichi dirigenziali o direttivi, cariche di governo nelle amministrazioni e negli enti e società controllati. Il legislatore ha voluto perseguire gli obiettivi sopra ricordati, vietando il conferimento a soggetti in quiescenza di incarichi e cariche che, indipendentemente dalla loro natura formale, consentono di svolgere ruoli rilevanti al vertice delle amministrazioni.”
Inoltre che:”Quest’ultimo è entrato in vigore il 25 giugno 2014, essendo stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del giorno precedente: la nuova disciplina si applica, dunque, a partire da questa data, con la conseguenza che non sono soggetti ai nuovi divieti gli incarichi conferiti fino al 24 giugno 2014 compreso.”
Continua sempre la circolare:”Definito l’ambito di applicazione oggettivo della nuova disciplina, va ricordato che essa contempla un’eccezione ai divieti che essa impone, disponendo che incarichi e collaborazioni sono consentiti a titolo gratuito, con rimborso delle spese documentate, per una durata non superiore a un anno, non prorogabile né rinnovabile.”
Quindi essendo:
-gli incarichi sono successivi al 25 giugno;
-i tre incarichi a persone in quiescenza sono a pagamento (quindi non gratuito) quello di consulenza e a titolo gratuito per quello di dirigenza;
– sono annuali e prorogabili quelli di consulenza e di mandato quelli dirigenziali;
Mi viene da pensare che oltre la questione di opportunità cioè quella di “rinnovare e ringiovanire” lo staff dirigenziale come si pone il Sindaco riguardo la circolare e la legge vigente che sono evidentemente in contrasto con l’operato stesso dell’amministrazione comunale? Continuiamo a rischiare così poi il “risparmio” di oggi sarà un “pagamento posticipato” per inadempienze normative?