Come si è appreso dagli organi di stampa locali, la giunta comunale ha inteso rinnovare l’appalto del servizio di consulenza gestionale al dottor Donato Petrosino perché ritenuta “Imprescindibile per il buon fine delle procedure amministrative interne alla macchina comunale”. “Ma allora come fanno tutti gli altri Comuni d’Italia che non hanno la possibilità di avvalersi della figura del dottor Petrosino?” Tale domanda sorge spontanea in quanto il comune di Termoli è già dotato di dirigenti, funzionari e segretario generale idonei allo svolgimento di tutte quelle funzioni oggetto dell’appalto del servizio di consulenza così come rinnovato al dottor Petrosino. Appalto che al comune di Termoli ed ai suoi cittadini costa mensilmente la somma di euro 3000 oltre iva ed accessori di legge, se confermato come per il primo anno. Sotto tale ulteriore profilo si rileva che questa amministrazione non ha inteso accogliere l’emendamento proposto dal sottoscritto consigliere in merito all’introduzione delle agevolazioni Imu sulla seconda casa concessa in comodato ai figli perché lo stesso avrebbe comportato uno squilibrio di bilancio. Evidentemente, però, per rinnovare l’appalto al dottor Petrosino problemi di bilancio non sussistono. Francamente tale ultima decisione di questa giunta comunale, peraltro non unanime visto il voto contrario dell’assessore Florio, costituisce una rinnovata mortificazione per i dipendenti in organico al Comune, visto che in questo modo, il raggiungimento del “buon fine delle procedure amministrative interne alla macchina comunale” rappresenta, sempre secondo la giunta procedente, peculiarietà che apparterrebbe solo ad uomini di ellenica memoria. Ma tant’è.
Con l’occasione, invece, si invita nuovamente l’amministrazione comunale a voler provvedere il più presto possibile alla variazione di bilancio necessaria per l’introduzione delle agevolazioni Imu per le seconde case concesse in comodato.
Il consigliere comunale
Michele Marone