Un fulmine a ciel sereno quello che è caduto sulla testa dell’amministrazione Comunale di Termoli.
Una sfiducia notturna, benedetta e organizzata direttamente da Frattura, che ha fatto decadere anzitempo Antonio di Brino e la sua maggioranza.
Al voto si andrà alla fine di maggio, in concomitanza con le altre amministrative e le europee.
Un calcolo preciso quello fatto Frattura, così da evitare commissariamenti e gettare il centro destra nella confusione, come se non bastasse Campobasso in tale attività.
Primarie dunque a sinistra con i primi nomi che cominciano a venir fuori.
Frattura ed il Pd potrebbero scommettere su Oreste Campopiano, vicino all’amministrazione Regionale, al Governatore e molto noto nella città adriatica.
Ci sarebbe, poi, Antonio D’Ambrosio che vorrebbe coronare il suo eterno sogno e che viaggerebbe in autonomia.
Poi c’è l’altra ala del Pd che sarebbe pronta a scommettere su uno tra Antonio Russo, Consigliere uscente oppure Laura Vennitteli, l’onorevole sconfitta alle primarie di domenica scorsa.
Centro destra, invece, che dovrà prima smaltire il knockout del blitz per poi iniziare a ragionare sulle candidature di maggio.
Tra i papabili troviamo innanzitutto Antonio Di Brino, sempre sulla scorta della ricandidatura diretta degli uscenti dettata da Berlusconi; l’assessore Michele Cocomazzi, che potrebbe fare un’ottima sintesi dei moderati ed anche Gianfranco Vitagliano che sembrerebbe pronto a raccogliere la sfida, dopo questo anno di silenzio e di straniamento dall’attività pubblica.
Tanta carne a cuocere sulla costa, dunque, considerato che entrambi gli schieramenti non erano proprio organizzati a tale evenienza di elezioni anticipate.