E’ notizia ultima dell’inizio, dal 13 marzo u.s., dell’attività infermieristica nella Casa della Salute (ex ospedale Vietri) di Larino. Ciò mostra il procedere, dopo la recente approvazione dei Decreti del Commissario ad Acta, tra cui l’Atto Aziendale finale dell’ASREM, nella riorganizzazione del Servizio Sanitario Regionale. Si auspica che l’attività, presto, giunga a regime, superando quelle immaginabili difficoltà: procedurali, culturali, abitudinarie,…,soprattutto tra le categorie professionali, e dare il servizio ottimale tanto atteso dai cittadini.
Non poche sono le sorprese per il territorio del Basso Molise, alcune negative, deludendo le aspettative di tanti.
In più occasioni il Comitato San Timoteo, ha rappresentato lo stato di disagio, soprattutto a causa di carenza di personale, in cui versa l’Ospedale “S. Timoteo”, unico, di fatto, presidio ospedaliero dell’intero basso Molise, con la prevista riconversione del “Vietri” di Larino in Ospedale di Comunità. Si è sempre ribadito che l’Ospedale “S. Timoteo” è struttura di “frontiera”, strategica per la mobilità, riducendo il flusso dei molisani verso le strutture extraregionali e attraendo i cittadini delle regioni limitrofe. Questo fa crescere la mobilità attiva, diminuire quella passiva, a beneficio del bilancio di gestione. Pertanto si è, da sempre, chiesto per l’Ospedale “S. Timoteo” quantomeno di conservare e potenziare tutte le specialità già presenti, il trasferimento di Oculistica, la nomina dei responsabili delle U.O.C. e per le specialità previste come U.O.S una gestione autonoma, con ruolo e funzione dipartimentale.
Di ciò non si ha riscontro e si fa fatica a capire le ragioni che hanno indotto i responsabili della programmazione sanitaria a sottovalutare e non accogliere, finora, quanto prospettato; mentre si registrano le non poche sorprese per i cittadini del basso Molise, con gli atti di programmazione approvati. Così c’è il rischio, forse, di non avere le garanzie di una sanità, se non di eccellenza, almeno di qualità, anche nel basso Molise.
Nel DCA n. 14/2017, relativo alla rete ospedaliera, si riscontra la conferma, per le altre aree, della concentrazione dei servizi sanitari ospedalieri: specialistiche, posti letto assegnati, …, sproporzionati alla popolazione residente. Le strutture ospedaliere (pubbliche e/o private convenzionate) presenti nell’area centrale: Cardarelli, Fondazione GPII, Villa Maria, Villa Ester di Boiano; nell’alto Molise: Veneziale, Neuromed, GEA, Caracciolo.
Si constata che l’ospedale San Timoteo, unica struttura nel basso Molise, con solo 177 posti letto dei 996 totali, ha subito una ulteriore decurtazione rispetto alla proposta precedente che prevedeva già un forte taglio rispetto allo stato attuale. In particolare si registra: Cardiologia – 6 p.l.; Ortopedia – 5 p.l.; Ostetricia – 4 p.l.; UTIC – 2; Lungodegenza – 2 p-l-; Oncologia -1 p.l., e la riduzione a 5 p.l. della M.C. Accett. Urgen.
Per Otorino e Oculistica restano solo 2 p.l. DH/DS. Decisamente insoddisfacenti non prevedendo alcun posto letto ordinario. Come pure non si individuano le ragioni della mancata previsione, nella proposta di copertura di 5 UOC, del posto di Primario del reparto di Ortopedia del San Timoteo, ormai vacante da luglio 2013.
Riteniamo urgente avere l’incontro richiesto il 30 settembre u.s, e più volte sollecitato, con il Presidente-Commissario, arch. Paolo Frattura, il neo Direttore Generale della Salute, Dott.ssa Lolita Gallo, e il Direttore Generale dell’ASREM ing. Gennaro Sosto, per discutere e avere i chiarimenti sulle decisioni adottate.
Si resta ancora sconcertati, dopo le innumerevoli sollecitazioni, nel riscontrare ancora le mancate attenzioni all’argomento, da parte della classe dirigente, soprattutto dai rappresentanti ed eletti del basso Molise nelle varie istituzioni: Parlamento, Regione, Provincia, Comuni,… Qualora ci saranno solo ora, a giochi fatti, non possono che mirare a ben altri obiettivi con il “profumo” di una speculazione politica, partitica, personale, ….
Auspichiamo un maggiore ascolto e partecipazione, ritenendo che ci siano ancora le condizioni per risolvere le criticità e migliorare la proposta di riorganizzazione del servizio sanitario regionale.
Nicola Felice
Presidente Comitato San Timoteo