Speravamo di sbagliare su quanto avevamo preannunciato, nel corso dell’incontro pubblico tenuto al Cinema ODDO di Termoli il 20 settembre u.s., al Presidente-Commissario Frattura, su cosa sarebbe accaduto alla programmazione sanitaria regionale. Da allora ad oggi, viste le ulteriore proposte e gli esiti negativi avuti, purtroppo i fatti confermano le nostre previsioni. Manca solo l’ultimo atto: quello della nomina di un nuovo Commissario ad acta in sostituzione dell’attuale nostro Presidente Frattura. Tale richiesta è stata già fatta al Governo centrale dal “famigerato” tavolo tecnico interministeriale nella seduta del 19 febbraio u.s., per la validazione della nuova proposta di P.O. 2013-2015, inoltrata nel mese di dicembre, e nuovamente bocciata. Tale richiesta viene ulteriormente rafforzata dall’esito dell’ultima seduta del 10 aprile u.s. nella quale è stato certificato l’ulteriore deficit sanitario di oltre 51 milioni di euro anche per l’anno 2013. Va comunque dato atto al Presidente Frattura della sua buona volontà, di opporsi al P.S.R. 2013-2015, adottato con DCA n° 8 del 20/03/2013, del Commissario Filippo Basso. Un piano “lacrime e
sangue” , in cui si consolida la presenza delle strutture private con il 38% dei posti letto assegnati, di gran lunga maggiore della media del 20% di quelle nelle altre regioni, a danno di quelle pubbliche, prevedendo la drastica riduzione dei posti letto, la soppressione degli ospedali, il ridimensionamento di ambulatori e servizi, ecc… A questo PSR il Presidente Frattura era contrario al punto di ritenerlo peggiorativo per il già sofferente sistema sanitario regionale e frutto solo di linee dettate da burocrati, dichiarando al Cinema ODDO “Non lo firmerò mai, se Roma vuole commissariarmi lo faccia, ma deve sapere che impugneremo in tribunale ogni singola virgola”. Oggi nell’esaminare la nuova proposta integrativa del P.O. 2013-2015 approvata dal Presidente-Commissario Frattura con il DCA n° 21 del 4 giugno u.s. inviata a Roma al tavolo tecnico per la validazione nella seduta del 18 giugno p.v., si riscontra la quasi totale conformità a quanto previsto dal citato PSR 2013-2015 del Dr. Filippo Basso. E purtroppo si riscontra anche il cambio di giudizio da parte del presidente Frattura, forse costretto a “piegarsi” alle richieste da parte
degli organi burocratici centrali e/o cosiddetti “poteri forti”. Ad oggi, dopo sette anni dall’inizio del Piano di rientro, non esiste alcun atto di programmazione sanitaria valido ed efficace. In particolare non è stato approvato: il Piano Sanitario Regionale, il Programma Operativo, l’atto aziendale. Con il sistema sanitario attuale, in assenza di qualsiasi atto di indirizzo politico o gestionale, “ si naviga a vista”, e si continua a produrre solo: disavanzo economico, crescita dei disagi al personale e disservizi ai cittadini, quindi il peggioramento della qualità complessiva del servizio.
Comitato San Timoteo: riflessioni, idee, proposte. Una sanità di tutti e per tutti
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