Che il settore della Pesca in Italia sia in forte crisi è ormai cosa ben nota, così come si è ben consapevoli delle continue difficoltà che le imprese del comparto devono quotidianamente affrontare per conseguire reddito. In un mercato sempre più condizionato dalle logiche della grande distribuzione che favorisce l’importazione di prodotto ittico dall’estero (dove vigono normative meno restrittive), i produttori locali devono ogni giorno barcamenarsi non solo per reperire il pescato sempre più scarso ma anche lottare per non svalutarlo in fase di vendita.
In tale contesto la festività della Commemorazione dei Defunti quest’anno coincide con giornata del lunedì quando il prezzo di vendita è il più conveniente della settimana. Nella serata di venerdì 30 ottobre si è svolta l’assemblea dei soci dell’Associazione Armatori Pesca del Molise che si è trovata a discutere e decidere tra l’opportunità di vendere il proprio pescato il giorno migliore della settimana oppure di rispettare la tradizione decennale della marineria termolese di omaggiare i Defunti e i Caduti del Mare, restando ormeggiati in banchina nonostante le normative vigenti consentano l’attività.
All’unanimità l’assemblea ha deliberato per il rispetto delle tradizioni, nonostante rappresenti un sacrificio economico non indifferente, perché le logiche consumistiche non possono prevalere sugli usi e costumi che le storiche famiglie armatoriali di Termoli hanno tramandato di generazione in generazione.
Associazione Armatori Pesca del Molise : nonostante la crisi scegliamo il rispetto delle tradizioni
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