Il 25 ottobre 2013 riassumevo le urgenti problematiche sia politiche che culturali presenti nella realtà basso molisana e nel nostro partito. Denunciavo (agli inizi dei movimenti elettorali per la probabile rielezione del sindaco di Termoli) la manovra deleteria “di occupazione del partito da parte di un gruppo che nell’immediato passato ha fatto di tutto per disarticolare il PD nella sua rappresentanza istituzionale al Comune di Termoli e nello stesso circolo”. In quell’articolo illustravo, anche se in maniera sommaria, il progetto del PD Costiero e i suoi punti inamovibili.
1. ridefinizione progettuale del Nucleo – dare finalmente all’intero Basso Molise una politica industriale degna di questo nome integrata agli altri comparti economici. In questo quadro l’allargamento o potenziamento della Momentive è incomprensibile;
2. valorizzazione dell’esperienza dell’Unione dei Comuni per una ridefinizione complessiva di un riassetto urbanistico del territorio;
3. la costituzione dell’ Eurodistretto Adriatico come tentativo di approcciarci ad una esperienza di internazionalizzazione del sistema economico locale dove Termoli fosse elemento propulsivo di questo progetto ridefinendosi sia attraverso un PRG portuale, senza il quale parlare di Eurodistretto è impossibile, sia nella costruzione di un PRG cittadino che tenesse conto dell’intero territorio bassomolisano.
A più di due anni da quell’articolo si assiste purtroppo, con avvilimento e tristezza, alla modifica di tutto il territorio della nostra città e di interventi sul Nucleo che rasentano l’incoscienza. Nessun dibattito, nessuna assemblea, solo sporadici articoli di giornale che ci informano di interventi che porteranno ad un disfacimento urbanistico e di sicurezza sanitaria irreversibili.
E’ di questi giorni la notizia del parere favorevole del Comune di Termoli all’ampliamento della Momentive, parere successivo a quello già favorevole della Regione Molise.
Cosa è cambiato oggi rispetto al consiglio comunale monotematico della passata amministrazione che all’unanimità esprimeva parere negativo ad un ampliamento rischioso per la salute dei cittadini e che comporterà, a quanto si legge, solo un aumento di una ventina di posti di lavoro visto che ci sono perplessità e dubbi da parte dell’ARPA MOLISE e dell’ASREM relativamente alle conseguenze che potrebbero esserci sulla salute dei cittadini? Visto che il registro dei tumori non è ancora a regime per i ritardi atavici delle nostre classi dirigenti.
Ed è sempre di questi giorni il progetto di RFI per il raddoppio ferroviario che porterà sul nostro territorio barriere alte 7.00 m dal distributore Eni di via Corsica fino all’uscita dalla città in direzione sud e finestre fonoassorbenti di proprietà di RFI in tutte le abitazioni che affacciano sulla ferrovia da via Abruzzi fino all’ingresso nord della città. Oltre al danno paesaggistico, perché i pannelli per l’isolamento acustico (come quelli autostradali) sono quanto di più antiestetico si possa immaginare in un centro cittadino a vocazione cosiddetta turistica, si è pensato al danno sulla salute dei cittadini? I cittadini di Termoli nord non potranno più aprire le finestre quando vorranno, compreso in estate quando fa caldo, quelli di Termoli sud non godranno più della vista mare, le vibrazioni resteranno tutte e i cittadini di Termoli sud che risiedono nei piani alti non saranno tutelati né dalle vibrazioni né dal rumore.
In tutto ciò il Sindaco che è responsabile della salute dei cittadini e lo stesso Presidente della Giunta Regionale, responsabile della salute e anche commissario alla sanità, perché danno parere favorevole?
Il cosiddetto sviluppo turistico su cui tutti blaterano sarà irrimediabilmente compromesso. Un esempio calzante di questo cambiamento: lungo via Corsica non si potranno più vedere i fuochi di San Basso. Da Rio Vivo (zona già martoriata dalla speculazione) i bagnanti vedranno una seconda muraglia cinese, così come dal traghetto per le isole Tremiti.
E contemporaneamente si progetta un tunnel sotto via Roma ai confini con il Paese Vecchio che deturperà definitivamente il centro storico sia dal punto di vista urbanistico sia antropologico culturale. Un tunnel inutile alla viabilità e voluto solo da qualcuno.
Chi e dove vengono prese queste decisioni? Che fine hanno fatto le promesse del Presidente Frattura durante la campagna elettorale delle sue primarie?
Penso, fin dal lontano 2013 che “quel gruppo” sia l’unico responsabile (oltre alle pregresse amministrazioni comunali) di questi interventi invasivi ed arbitrari sul nostro territorio. Le primarie scorse per il candidato sindaco del centrosinistra sono state vinte da Sbrocca con un’alleanza sfacciata con una parte del centro destra.
La nuova amministrazione che vede il sindaco Sbrocca con un risicato 25% dei voti rispetto all’elettorato globale si struttura nel già visto e consumato: accentramento dei settori strategici (lavori pubblici e urbanistica) costruito per le realizzazioni di progetti che vengono da lontano, sulla sanità silenzio ma accodamento alle scelte regionali sulla Momentive (eppure il Sindaco è il responsabile della salute pubblica!), traforo di via Roma con un accordo regionale sulla rimodulazione dei fondi sull’autostrada e accettazione di pannelli sul raddoppio dell’alta velocità, come stabilito dall’allora giunta Greco.
Ancora una volta tutto questo avviene senza la redazione di nessun progetto generale, senza nessuna visione complessiva del nostro territorio. Temi come la sicurezza sulla salute, lo sviluppo economico guidato attraverso progetti ecocompatibili, la ridefinizione del PRG portuale e cittadino che potrebbero cambiare le sorti occupazionali e di vivibilità del nostro territorio sono praticamente cancellati dal nostro orizzonte e non solo nostro.
Potrei definirmi una novella Cassandra e forse lo sono visti i risultati politici e le scelte scellerate compiute ed in procinto di compiersi sulla nostra città.
All’indomani dell’azzeramento della segreteria del PD cittadino di cui facevo parte, mai convocata e azzerata a mezzo stampa, il segretario comunicò che tutto ciò che si sarebbe discusso in consiglio comunale sarebbe stato anticipato da un direttivo che avrebbe dettato la linea politica al gruppo consiliare del PD. Ebbene il direttivo di cui faccio parte non è mai stato convocato. Tutte le dichiarazioni sui vari argomenti, Momentive, raddoppio ferroviario, traforo di via Roma sono a titolo personale del Segretario o di chi li dichiara.
Probabilmente Micaela Fanelli vista la sua provenienza politica replicherà a queste mie riflessioni minacciando, se non mi allineo, di cacciarmi dal partito che ho contribuito a fondare quando lei era altrove e faceva altro, ma poiché credo ancora nella dialettica interna di un grande partito di centro sinistra e in un cambio di rotta, personalmente ribadisco ancora una volta la mia contrarietà all’ampliamento della Momentive, sono per la delocalizzazione della stazione ferroviaria, sono contraria al tunnel a fianco del Paese Vecchio e invito l’intero gruppo dirigente del Partito Democratico, il Sindaco, il Segretario cittadino, il Presidente del partito cittadino, il Segretario Regionale, gli Onorevoli, il Senatore, il Presidente della Regione e tutti gli altri a tutti i livelli ad affrontare le problematiche su elencate, a individuare un progetto per Termoli e per il Basso Molise incentrato sull’elaborato del PD costiero che veda la nostra città protagonista di un territorio a vocazione turistica per il rilancio dell’occupazione e del lavoro, in un’ottica opposta alla linea attualmente tracciata che vede un territorio, già abbastanza provato, martoriato definitivamente, senza nessun prospettiva di sviluppo occupazionale, senza contare che nessun sacrificio può valere la salute umana.
Ing. Antonella Occhionero (componente Direttivo PD Termoli)