Termoli vive da molti anni una condizione di precarietà amministrativa e programmatica fatta di verifiche, rimpasti e premature cadute del governo locale. Tale situazione è stata in gran parte determinata da un eccesso di protagonismo dei singoli amministratori che hanno mortificato l’elaborazione e l’attuazione di progetti finalizzati al bene comune. La classe politica, a Termoli come nel resto del paese, è stata più attenta ai propri interessi particolari che agli interessi generali.
Ė giunto il momento di dare alla città una prospettiva condivisa, affidata a uomini e donne che abbiano l’aspirazione – vocazione a realizzare un’esperienza amministrativa esemplare. Per raggiungere questo obiettivo è necessario partire dall’elaborazione di idee volte a valorizzare il ruolo di una città che si affaccia su uno scenario internazionale, con straordinarie potenzialità di sviluppo economico, sociale e culturale. In tale ottica, è fondamentale che, nella formulazione del programma per il governo della città, venga favorita la più ampia partecipazione dei cittadini.
Le persone che si candidano a governare Termoli devono essere scelte con metodo democratico e trasparente. Esse devono avere la competenza, l’autorevolezza e la passione necessarie per coniugare la soluzione dei numerosi problemi concreti del territorio (insediamenti e dismissioni nel nucleo industriale, conseguenze occupazionali, salubrità dell’aria, efficienza della pubblica amministrazione, condizioni del settore sanitario, edilizia scolastica, iniziative culturali ecc..) con il pieno rispetto dei principi di buon governo.
Alla luce di questi principi ispiratori Libertà & Giustizia ritiene particolarmente grave che, invece di discutere di programmi, progetti e futuro della città, invece di aprirsi a un confronto democratico che renda possibile la reale partecipazione dei cittadini , ci si concentri esclusivamente su liste e singole candidature, ponendo le basi per ulteriori ed inaccettabili insuccessi amministrativi.