Battezzato al Comune di Larino il Programma P.I.P.P.I., Programma di Intervento per la
Prevenzione dell’Istituzionalizzazione dei minori a rischio, realizzato da un ampio partenariato guidato dall’ATS di Larino in collaborazione con l’ATS di Termoli.
Pippi è uno strumento di intervento nato a fine 2010 per fronteggiare la sfida di ridurre il numero dei bambini allontanati dalle famiglie. E’ il risultato di una collaborazione tra Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il Laboratorio di Ricerca e Intervento in Educazione Familiare dell’Università di Padova. Con il coinvolgimento di Comuni, vari servizi sociali di protezione e tutela minori, cooperative, aziende di settore ed istituzioni diverse (Ministero, Università, Enti locali).
Si tratta di uno strumento caratterizzato da una forte struttura metodologica, finalizzata a rivoluzionare le pratiche di intervento nei confronti delle famiglie cosiddette negligenti per ridurre il rischio di maltrattamento e quindi l’allontanamento dei bambini dal nucleo familiare d’origine. L’approccio è fondato sulla massima collaborazione tra tutte le figure che ruotano attorno al minore, sull’interazione tra operatori ed operatori, ma soprattutto tra operatori e famiglie.
I processi di costruzione delle risposte vengono affrontati insieme alle famiglie, non giungono sui beneficiari dall’esterno o dall’alto.
Insomma, prevenire l’ingresso in casa famiglia per tanti minori provenienti da famiglie fragili è importante innanzitutto per i bambini, perché crescere serenamente nella propria famiglia è sempre preferibile a qualsiasi altra soluzione esterna alla famiglia d’origine.
L’istituzionalizzazione di un bambino deve essere sempre l’ultima spiaggia. Ecco allora la necessità di rafforzare le azioni di prevenzione affinché i fenomeni di sofferenza a carico dei minori emergano prima e le famiglie vengano sostenute prima che sia necessario un
allontanamento di uno o più figli.
A presentare il programma di intervento c’erano i rappresentanti della rete: il sindaco di Larino Giuseppe Puchetti che ha ricordato l’insostenibilità dei costi per mantenere i minori se scatta un affido in struttura; i coordinatori d’Ambito di Larino, Eloisa Arcano, e di Termoli, Antonio Russo; il dirigente della Regione Molise Alessandro Cappuccio e Anna Mary Marino per la cooperativa Sirio che come privato sociale, in partenariato con Coop ISIS , Coop Lavoro e ASP UILT, realizza il progetto.
Gli interventi specifici sono stati affidati a Sara Colombini di LABrief dell’Università di Padova, ad Alessandra Ruberto, presidente dell’Ordine Psicologi Molise, all’assistente sociale dell’ATS di Larino Raffaella Di Fiore, coach di progetto, che ha illustrato i dispositivi concreti attivati sul territorio per la riuscita del programma, come i gruppi di confronto con bambini e genitori, lo sportello nelle scuole e tutte le azioni correlate alla ‘vicinanza solidale’.
La psicologa di Sirio Sara Fauzia ha sottolineato l’importanza del partenariato con le scuole e dello Sportello di Protezione Educativa (SPED); Nadia Chiarizia, psicologa e psicoterapeuta e presidente della cooperativa ISIS (partner di progetto) ha illustrato l’implementazione di Pippi e i servizi correlati.
Stimolare dunque le risorse esistenti delle famiglie beneficiarie attraverso il coinvolgimento attivo, lavorare in équipe per il loro benessere, coprogettare a tutti i livelli gli interventi per facilitare impatto e riuscita: così lavora questo complesso programma che richiede una notevole preparazione tecnica per le figure che lo realizzano. E che mira sempre e comunque alla sicurezza dei bambini attraverso uno sviluppo il più possibile equilibrato, secondo il mandato della legge 149/2001.