ABM: Appena pulita una discarica abusiva subito, nello stesso posto, ne nasce un’altra

Un flagello, quello dell’abbandono dei rifiuti, che affligge tutto il basso Molise.
Quello che preoccupa maggiormente è la quantità dei rifiuti e soprattutto rifiuti con un alto potenziale di
pericolosità: ETERNIT.
In Italia la preoccupante diffusione di discariche abusive e i relativi problemi, vecchi e nuovi, di smaltimento
rifiuti non sono una novità. Più volte l’Europa ha deferito e poi condannato il nostro Paese per aver
mantenuto luoghi non a norma spesso mai bonificati.
Mentre alcuni comuni come Campomarino e Termoli, ma anche altri, si impegnano fortemente nella lotta
contro le discariche abusive, impegnando un casino di soldi pubblici, i soliti ignoti continuano a disseminare
il nostro territorio con materiale altamente nocivo per la salute di tutti. Tali personaggi oltre ad essere
fortemente ignoranti, non pensano che è in pericolo anche la loro salute e quella dei propri familiari.
Appena pulita una discarica abusiva subito, nello stesso posto, ne nasce un’altra.
L’Europa stabilisce norme volte a prevenire gli effetti negativi sulla salute umana, sull’acqua, sul suolo e
sull’atmosfera e si impegna verso un inquinamento zero, a vantaggio della salute pubblica, dell’ambiente e
della neutralità climatica.
Ma, ci sono sempre i soliti imbecilli che continuano ad irrorare il territorio di rifiuti illegali. Nella ns. bella
discarica abusiva, tra l’altro presso una zona di alto pregio ambientale, sono stati scaricati i mobili di una
intera casa ma, anche il tetto in eternit.
I danni causati ai cittadini da questi scellerati sono molteplici.
Oltre a quelli evidentemente diretti sulla salute che si manifestano sotto forma di patologie, bisogna
considerare la violazione del diritto a vivere in un ambiente salubre, nonché l’entità delle sanzioni
economiche che il comune in questione sta pagando e continuerà a pagare, e che ricadranno inevitabilmente
sui cittadini.
Le autorità locali sono state allertate.

Ambiente Basso Molise- Il Presidente Luigi Lucchese

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