Comincia a prendere forma il gruppo degli EnergyTime Spike Devils Campobasso che verranno nel torneo pallavolistico di A3 maschile. In quella che è la composizione del roster si parte da una conferma, ossia quella del bomber rossoblù: l’opposto italovenezuelano Ivan Zanettin, vero e proprio trascinatore offensivo dei rossoblù nella passata stagione. Nel triplete (Coppa Italia, regular season e playoff) del sestetto affidato a Mariano Maniscalco, infatti, c’è molto delle sue qualità.
«E voglio puntare a bissare quelle emozioni. Parto con la voglia di affrontare al meglio l’A3. Sono tre stagioni che puntavo ad entrare in questa categoria da protagonista e l’ultimo torneo di B qui a Campobasso me ne ha dato appieno l’opportunità».
Il tutto, peraltro, nel novero di un girone ‘Blu’, quello centromeridionale, particolarmente intricato.
«Al Sud ci sono tanti campi caldi con la tifoseria che si fa sentire ed un livello di gioco nel complesso notevole. Ricordo in A2 come, tante volte, si commetteva l’errore di sottovalutare le situazioni, venendo costantemente sorpresi. Siamo in un raggruppamento con undici team, ci sarà da dare il massimo e lavorare sodo in ogni circostanza».
A proposito di tifosi, il fuorimano di origini sudamericane ha stretto un rapporto molto solido coi supporter rossoblù.
«Sono un giocatore che vive di empatia ed emozioni – confessa – ed amo stare con le persone e colloquiare con loro. Lo stesso è avvenuto a Campobasso. Non cito direttamente i nomi, ma loro si riconosceranno in queste parole, ma ho legato molto con diversi di loro, tanto da condividere anche i momenti extrapallavolistici dall’inizio alla fine. Proprio per questo non vedo l’ora di tuffarmi in questa nuova avventura, potendo contare sul sostegno e sulla vicinanza che ci sapranno dare. E sarà, in ogni circostanza, semplicemente bello».
Sempre in tema di sostenitori, in tribuna Zanettin rivolge un appello alla presenza anche a Marco Santucci, il libero e capitano dei ‘diavoletti’ nella scorsa stagione. Il giocatore campobassano, dopo la promozione in A3, ha deciso di chiudere una carriera semplicemente portentosa. «Nell’ultimo torneo – aggiunge il fuorimano – è stato un riferimento per il gruppo, nel prossimo voglio vederlo sulle tribune del PalaVazzieri in ogni nostra gara interna».
Proprio relativamente all’impianto di via Svevo, per Zanettin ed il resto del gruppo ci sarà l’opportunità di passare dal fondo duro in linoleum del PalaIpia al più ‘gentile’ parquet, aspetto di non poco conto per chi – come l’opposto – è chiamato a diversi balzi nel corso della contesa.
«Giocando sul duro, col passare delle settimane, soprattutto noi che eravamo maggiormente sollecitati e chiamati a ricadere poi da altezze importanti, abbiamo finito col patirne. Alla fine della stagione, infatti, ho dovuto gestirmi complice una tendinite. Questo è un aspetto positivo e senz’altro ci potrà dare una mano».
Così come non marginale potrà essere il supporto della tecnologia che è insita nei tornei della massima serie, nello specifico il VideoCheck.
«La velocità del pallone è superiore in questa categoria, ma la presenza della tecnologia consente anche di avere maggiore sicurezza in quei colpi, ad esempio quelli in cui si cercano di usare sole le falangi delle dita del muro avversario, dei colpi dalla tecnica superiore che in serie B sono sempre al limite perché, in caso di chiamata avversa, a fronte della tua sicurezza, non hai una controprova, così come ad esempio anche nelle situazioni di invasione a rete. Questo ad esempio, in serie B, mi ha portato a cercare o colpi di potenza alternandoli ad altri di precisione, ma a volta a vedermi murato perché, dentro di me, non ero portato a cercare soluzioni ‘al limite’».
Quanto agli obiettivi, Zanettin – così come era avvenuto nella passata stagione – è molto chiaro: «Il mio intento è sempre quello di primeggiare, cercando di dare il massimo per quelli che sono i traguardi di squadra. E, sperando di non dover fare i conti con problematiche fisiche, dare il 100% di me stesso in ogni circostanza, sempre però con il massimo dell’umiltà. In generale, però, sono convinto che se, al termine della regular season, dovessimo raggiungere i playoff, potremmo dire di aver dato vita ad una gran bella stagione».
Per riuscirci, secondo il giocatore italo venezuelano, sarà fondamentale «quell’unità di intenti di squadra che abbiamo dimostrato nella nostra ultima stagione. Penso all’ultima gara a Reggio Calabria, quando, sul finale, Santucci si è focalizzato su ricezione e difesa, Rescignano è andato in copertura sul loro ultimo pallonetto in quella che era la zona di mia competenza ed io ho potuto attaccare ultimo pallone e chiudere i conti. Ognuno si è preso delle responsabilità e delle consapevolezze e mi auguro sia il cardine di quanto potremo fare anche nella prossima stagione: ossia, a fronte di quelle difficoltà che inevitabilmente arriveranno, tutti si farà quadrato e ci si darà una mano. Così ne guadagnerà indubbiamente il gioco di squadra. L’auspicio, inoltre, rispetto alla passata stagione è quello di dover fare i conti con un minor numero di infortuni».
Con certezza, peraltro, quella 2024/25 potrà essere una stagione chiave per l’opposto rossoblù.
«Ogni torneo è un punto di svolta perché nel mondo dello sport per venire ricordati occorre ottenere successi, ma riuscire a far bene ti porta ad essere osservato ed è questo quello che ho cercato di fare sia in A2 quando me ne veniva data la possibilità, sia nelle ultime stagioni. Perciò il mio intento è fare bene così da ricevere sempre maggiori stimoli. Non sarà semplice, ma questo non significa che sarà impossibile. Sarà un torneo da affrontare al meglio perché il livello medio salirà e non poco e, dopo una stagione in cui abbiamo vinto tutto, cercherò di regalarmi ulteriori soddisfazioni, lasciando in ogni gara anima, corpo e sudore».
In altri termini, ‘bomber’ Zanettin è già pronto alla sfida.
SPIKE DEVILS UFFICIO COMUNICAZIONE