Riceviamo e pubblichiamo
Il calcio a 5 femminile, inserito tra gli sport promozionali, è una delle novità dei Campionati Nazionali Universitari in programma dal 18 al 27 maggio nella nostra regione, organizzati da Unimol e Cus Molise. Ne abbiamo parlato con il coordinatore e allenatore della disciplina, Massimiliano Marsella.
Il calcio a 5 femminile, tra gli sport promozionali, rappresenta una delle novità dei Cnu 2018. Soddisfatto della risposta avuta dai Cus?
“Più che soddisfatto considerato che la quota partecipanti raggiunta rappresenta un record nei campionati universitari degli ultimi anni, ben 7 sono i Cus che da sabato 19 maggio si sfideranno per il titolo italiano”.
Le gare si svolgeranno nella palestra di Riccia. Sarà l’occasione anche per promuovere il nostro territorio.
“Ne sono convinto Riccia rappresenta una realtà importante del nostro territorio e merita una manifestazione di questo livello”.
Lei è il coordinatore e l’allenatore della disciplina. Da un punto di vista tecnico la manifestazione si preannuncia di buon livello. Condivide?
“Credo proprio che il livello sarà alto considerata la provenienza delle calcettiste di quasi tutti i Cus. L’università Foro Italico credo sia tra le favorite, se consideriamo anche la vittoria negli scorsi Cnu di Catania”.
Tra le squadre partecipanti ci sarà anche il Cus Molise. quali sono le aspettative a riguardo?
“Davvero difficile dare una risposta. Certo le nostre atlete vengono per la quasi totalità dal calcio, ma nell’ultimo mese abbiamo lavorato tanto e spero questo ci sia di aiuto. Nello sport nulla è mai detto ma bisogna essere realisti nel dire che la strada sarà ardua”.
Partendo da questa base crede il calcio a 5 femminile possa decollare tra i confini regionali?
“Purtroppo credo di no considerato quello che si è visto negli ultimi anni, dove purtroppo questa disciplina per ovvie ragioni fatica a trovare una propria identità, ma mi piacerebbe pensare che tutto possa partire da questi campionati universitari”.
Dando uno sguardo ai Cnu in generale rappresentano per la nostra regione qualcosa di straordinario non solo a livello tecnico. E’ così?
“Sicuramente, è un’opportunità di crescita sotto tutto i punti di vista, la valorizzazione del nostro territorio passa inevitabilmente per manifestazioni di questo spessore”.