Il terzo podio in altrettante tappe in calendario sinora disputate per il Trofeo Italiano Rally. La seconda piazza d’onore in successione centrata dopo quella al Rally della Marca, piazzamento peraltro dal sapore speciale perché chi ha centrato il successo lo ha fatto su di una vettura di classe Wrc, ossia un mezzo di categoria superiore. Ma, soprattutto, una leadership ancora più salda in classifica. Tanto più in un evento dal coefficiente ‘maggiorato’.
Se, nello scorso anno, il ‘Rally del Salento’ aveva lasciato un pizzico di disappunto in Giuseppe Testa, quest’anno il driver cercese figlio d’arte ritorna dalla Puglia con ulteriori certezze. Con alle note Gino Abatecola su Skoda Fabia Rs, il pilota molisano ha chiuso in seconda posizione
ad appena un secondo e mezzo di distacco dal vincitore Luca Pedersoli la cinquantaseiesima edizione della prova salentina.
L’evento – che aveva visto annullata la prima speciale per ragioni di sicurezza – ha visto Testa centrare ben quattro delle sette prove speciali disputate.
Al venerdì è arrivato il successo nel tratto cronometrato della Pista Salentina (2’15”6) con tanto di vertice della classifica, poi, al sabato, il driver molisano ha centrato entrambe le prove speciali griffate Specchia, rispettivamente in 9’03”9 e 8’54”5 – in questo tratto cronometrato ha anche centrato il recod di sempre come tempo di percorrenza nella prova in questa conformazione – e la seconda Ciolo (7’05”5) riportandosi anche al vertice dalla prima Ciolo prima di cedere il primato dopo l’ultima Torre Paduli.
«Purtroppo in quella prova – spiega il diretto interessato – siamo usciti un po’ fuori dalla sede stradale su di un bivio a sinistra ed il fatto di percorrere un tratto sull’erba ci ha fatto perdere un po’ il ritmo, che era abbastanza elevato, ed ha influito anche a livello di concentrazione. Dispiace un po’ per un distacco minimo dal primato in questa competizione, ma siamo ovviamente felici per quella che è la situazione in classifica nella generale. Il ringraziamento più grande va a Walter Simonelli (l’ingegnere di vettura, ndr) e Riccardo Cappato (il preparatore del mezzo, ndr) perché, nel novero di un lavoro in sinergia, siamo riusciti ad ottenere un setting davvero efficace dando vita
ad un processo di crescita non indifferente. Questo rally metteva a dura prova i partecipanti anche perché nella sua conformazione prevedeva diverse ripartenze e, in questo senso, le vetture Wrc avevano un piccolo grande margine sulle Rally 2. Ma, alla resa dei conti, resta tutto il buono di un ulteriore momento di crescita».
Per Giuseppe Testa, tra l’altro, la prossima prova del Trofeo Italiano Rally è dietro l’angolo: il 14 e 15 giugno, infatti, in Trentino è in programma l’appuntamento di San Martino di Castrozza.